Abruzzo

PRECISAZIONI SULLE INFORMAZIONI INESATTE RIPORTATE DAGLI ORGANI DI STAMPA SULL’OPERATO DI QUESTA SOPRINTENDENZA

 

In merito alle informazioni pubblicate recentemente sugli organi di stampa,  relativi all’operato di tutela della Soprintendenza BeAP per l’Abruzzo, si precisa quanto segue.

Per lo stadio Giovanni Cornacchia di Pescara  l’avvio del riconoscimento dell’interesse culturale fu richiesto proprio dall’Amministrazione di Pescara nel 2014 ed è stato accertato dal Segretariato Regionale dopo la delibera della Commissione Regionale del MiBACT del 17 novembre 2015. Il Comune di Pescara non ha ritenuto di partecipare al procedimento. Circa il progetto per il nuovo stadio, non è stato mai presentato a questo Ufficio.

Relativamente al  Ponte del cielo, sempre a Pescara, il progetto, che ha avuto parere negativo, è stato  valutato con tutte le attenzioni ed il giudizio di merito è stato  espresso da due distinte Commissioni. Circa la presunta assenza di comunicazione fra l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza,  si chiarisce che questo Ente non è mai stato invitato alla Conferenza di servizi preliminare,  come invece è prassi istituzionale e obbligo di legge.  Successivamente  la richiesta di riesame del parere negativo presentata dal Comune di Pescara  è stata  valutata dalla Commissione Regionale Patrimonio Culturale composta da tutti i Soprintendenti di Settore della Regione Abruzzo, che ha confermato il parere della Soprintendenza.

In merito alla Casa del Pellegrino a Manoppello, si chiarisce che non è stato bocciato alcun progetto. Quello presentato ai fini della compatibilità paesaggistica, valutato da  apposita Commissione, è stato concluso con parere favorevole, rispettando i termini e i tempi di legge. Tale immobile  non può essere dichiarato di interesse culturale perché privo dei presupposti di legge, essendo una costruzione che non supera i settant’anni di vita.

Per il  Palazzetto ex Banca d’Italia a Pescara, va precisato che il progetto di ristrutturazione di cui si parla negli articoli di stampa è  stato già diniegato in passato da due precedenti Soprintendenti e le motivazioni dei dinieghi hanno trovato conferma nella recente sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto l’ interesse culturale per  l’intero immobile. Si tiene a ribadire che il mantenimento della corte interna non preclude in alcun modo la realizzazione/destinazione a museo dell’edificio.  Inoltre, per la collezione Di Persio, al fine di tutelarne l’integrità e la permanenza nella città di Pescara, è stata avviato da questo Ufficio il procedimento di interesse culturale.

In ultimo, per quanto riguarda il progetto di riqualificazione di Piazza Risorgimento  ad Avezzano è stato trasmesso a questa Soprintendenza nel mese di settembre u.s. ed è attualmente in fase di valutazione a seguito delle integrazioni richieste e pervenute dal Comune solo a fine novembre. Non si tratta, dunque,  come erroneamente riportato dalla stampa,  di un ‘blocco’ del progetto poiché la valutazione di merito dello stesso è ancora in fase istruttoria,  nel pieno rispetto dei termini e dei tempi di legge.

In conclusione    preme sottolineare l’attenzione che questo Ufficio pone, nel rispetto del mandato istituzionale della tutela, alla salvaguardia delle testimonianze dell’architettura del ‘900  che in Abruzzo vanta esempi di eccellenza, come ha confermato una recente ricerca avviata in ambito nazionale dalla Direzione Generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanea del MiBACT in collaborazione con la  Facoltà di Architettura dell’ Università degli Studi “G. d’Annunzio”, per evitare la scomparsa di notevoli testimonianze dell’architettura moderna e contemporanea, come è successo per la Centrale del latte di Pescara, una  fra le maggiori opere del Ventennio in Regione. Sono anche  questi i motivi per i quali la Soprintendenza BeAP ha inteso e intende  attivare una valida azione di tutela ai fini di salvaguardare beni culturali che, anche se di recente realizzazione, costituiscono un’ importante testimonianza della produzione artistica del XX secolo.

 

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