Benny Dall'America

USA. Gli abruzzesi “particolari”.

Qualche volta abbiamo anche lettori con un sorriso in volto,che non vedono tutto nero:  si attaccano ( e fanno bene) a cose del passato,vissute o sentite e si divertono.Una simpatica signora italiana che vive a Pittsburgh mi ha inviato un lungo e mail per complimentarsi con me.Non succede spesso.E fa piacere.La signora Luisa e’ stata sposata a un abruzzese (lei veneta)da 45 anni. “Vivere con un abruzzese vuol dire che prima o poi diventi come lui…”.E continua:”Voglio dire testardi,buoni di cuore ed anche gentili, quando vogliono”.Ma la vera ragione della lettera – spiega la signora Luisa – e’ un’altra.

“Io e mio marito seguiamo spesso alla tv le partite di  calcio in Italia.A un certo punto ci siamo guardati in faccia,stavamo pensando la stessa cosa.Succede dopo tanti anni insieme.Dunque cominciammo a ridere perche’ ci eravamo finalmente accorti la differenza della lunghezza dei pantaloncini dei giocatori di oggi rispetto a quelli di anni fa.Oggi in realta’ indossano mutandoni mentre ieri…corti ma
proprio corti,quelle belle gambe del maschio italiano.Chissa’ perche’ questo cambiamento.Certo non si tratta di pudore,non al giorno d’oggi.E allora? Mio marito ha  trovato la risposta.Fanno pantaloncini cosi’ lunghi perche’ le aziende vogliono fare piu’ soldi:un pantaloncino come quello di ieri costava diciamo dieci,oggi allungando la stoffa costano 50. Non sono d’accordo ma gli ho detto bravo!”.
Voi che pensate?
Benny Manocchia
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