Italia

CYBERBULLISMO, ON. BRAMBILLA: “MERITEREBBE DI ESSERE REATO AUTONOMO”

“Quello di cyberbullismo meriterebbe di essere un reato autonomo”, lo ha
detto oggi l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della
commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, partecipando, a
Milano, alla presentazione del protocollo d’intesa tra il Ministero
dell’Università e della Ricerca (MIUR) e l’Azienda ospedaliera
Fatebenefratelli per la creazione del “Centro per la prevenzione e il
contrasto
al cyberbullismo e ai fenomeni illegali della rete”.
”Le ricerche – ricorda l’ex ministro – ci dicono che il 15% dei ragazzi tra
i 12 e i 18 anni é vittima di bullismo, spesso nelle sua forma
cyber. É un fenomeno di cui si parla ancora troppo poco e spesso
sconosciuto agli stessi genitori. Anche per questo è necessario che i
medici
specialisti dell’età evolutiva prestino la dovuta attenzione alle forme
nuove e diverse in cui si manifesta il disagio giovanile e ai sempre più
frequenti abusi dei mezzi di comunicazione digitali. Il Parlamento –
prosegue – è impegnato nell’elaborazione di nuove norme di contrasto al
fenomeno del cyberbullismo e di altre illegalità commesse sulla rete. Io
stessa ho presentato una proposta di legge in materia, che è stata abbinata
a quelle di altri colleghi deputati e al testo già approvato dal Senato.
Tutti concordiamo sull’esigenza di colmare un vuoto giuridico (nel nostro
ordinamento non esiste una disciplina ad hoc), di definire con la massima
precisione la fattispecie, di prevedere efficaci strumenti di informazione
e di prevenzione. Personalmente ritengo che quello del cyberbullismo
meriterebbe di essere un reato autonomo, una scelta non diversa da quella
che si
è fatta quando si è stabilito di introdurre nell’ordinamento italiano
il delitto di tortura, che fa riferimento anch’esso sul piano della
condotta
a diverse fattispecie penali già contemplate nel codice”.
La presidente ha espresso inoltre, pieno sostegno all’iniziativa presentata
dall’azienda ospedaliera milanese. “Che un centro per la prevenzione
e il contrasto al cyberbullismo nasca in un’azienda sanitaria, tra l’altro
di importanza nazionale come il Fatebenefratelli su impulso dell’ottimo
prof. Luca Bernardo – commenta l’on. Brambilla – è il segno di una
compiuta presa di coscienza della natura e della gravità del problema. Le
ferite aperte o rivelate dal bullismo, nella sua versione convenzionale o
digitale, sono ferite che hanno bisogno, se non sempre, quantomeno nei casi
più gravi, dell’intervento del medico, del terapeuta, dello specialista. Ed
è un bene che una grande struttura pubblica si collochi
all’avanguardia in questa battaglia, sia dal punto di vista delle
prestazioni che nella prospettiva, fondamentale, della formazione degli
operatori”.
Nel corso del suo intervento, il Prof. Luca Bernardo, direttore del
Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Fatebenefratelli, ha
affermato:
“Vivendo la comunità dei ragazzi e delle famiglie con loro la fragilità, le
difficoltà, i pericoli di ogni giorno, perseguiamo sempre con
maggiore attenzione il contrasto all’aggressione. Un’aggressione che
può arrivare da un mondo di pari che utilizza internet senza la dovuta
consapevolezza e finisce col creare delle vittime”.

Dida: on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione
bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza con il Prof. Luca
Bernardo, direttore del
Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Fatebenefratelli

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