Teramo. Cinghiali. 375 i capi abbattuti; le richieste di rimborso danni diminuite del 26%

 

Formazione e iniziative: i finanziamenti si otterranno con bandi pubblici. Le Gev a fianco della Polizia Provinciale nelle attività di monitoraggio e controllo

 

In occasione della riapertura del calendario venatorio (2 settembre) la Provincia ha annunciato una serie di novità e ha presentato i dati sul Piano di contenimento dei cinghiali attuato fra maggio e luglio. I finanziamenti per le attività di formazione e  divulgazione riguardanti l’attività venatoria e quella micologica saranno erogati sulla base di bandi pubblici e su presentazione di progetto. Sul monitoraggio e controllo del territorio ci si farà coadiuvare dalle Guardie ecologiche provinciali per rafforzare le attività di prevenzione e accertamenti. Significativi i risultati del Piano di contenimento come spiegato questa mattina dal presidente Renzo Di Sabatino e dal consigliere Massimo Vagnoni, coadiuvati dal funzionario del settore, Giovanni Castiglione e dal comandante della Polizia Provinciale, Fabio Di Vincenzo.

Con il piano di prelievo attuato fra maggio e luglio sono stati abbattuti 375 cinghiali e le richieste per danni sono diminuite del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Piano di contenimento degli ungulati  –solo con selecontrollori formati dall’ente e sotto la supervisione della Polizia Provinciale – è stato attuato al di fuori del periodo di caccia (ottobre-dicembre) per limitare la proliferazione di una specie che causa significativi danni economici e sociali.

I dati forniscono elementi di riflessione rispetto alla  gestione dell’attività di contenimento della  specie e fanno ipotizzare – se si mantiene lo schema di intervento – una flessione del danno, nell’arco di un quinquennio, di circa il 50%. Va considerato che negli anni nei quali non si è intervenuti fra marzo e agosto si è arrivati oltre le 350 mila euro di richieste di rimborso soprattutto da parte degli agricoltori.