Ritrovare prima di notte, in un fosso, un’anziana ottantottenne di Torano Nuovo

Ieri sera 21 settembre ancora una persona irrintracciabile. La tempestiva attivazione e l’efficacia delle ricerche ha consentito di ritrovare prima di notte, in un fosso, un’anziana ottantottenne di Torano Nuovo che aveva perso l’orientamento.  

 

 

La Sig.ra Rosetta V. di Torano Nuovo, 88 anni, vedova, pensionata, affetta da morbo di Alzheimer era andata a passeggio con il suo cagnolino alle 19,30 di ieri, 21 settembre, e non aveva fatto rientro a casa per evidente perdita di orientamento.

Il Comando Compagnia di Alba Adriatica, non appena pervenuta la segnalazione di scomparsa, metteva in moto il dispositivo di ricerca, attivando, d’intesa con la Prefettura, il Protocollo operativo per la ricerca di persone scomparse che prevede, anche per le persone affette dal morbo di Alzheimer – come per i minori e soggetti a rischio (portatori di handicaps e/o disabilità) – la tempestiva attuazione di battute di ricerca.

Impegnati sul campo, oltre ai Carabinieri: unità del Corpo Forestale dello Stato, operatori TAS e unità cinofile dei Vigili del Fuoco, la Polizia locale di Torano, Croce Rossa Italiana e squadre di volontari della protezione civile. Già in stato di allerta e pronti ad intervenire, soccorritori ed unità cinofile del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino.

L’avanzata età della Sig.ra Rosetta e la peculiarità della malattia sofferta imponevano il rapido ritrovamento della medesima, per evitare i rischi connessi con le ore notturne.

Fortunatamente l’anziana signora è stata ritrovata alle 22,30 circa in Loc. Fosso Flavio, in buone condizioni di salute ma in evidente stato confusionale.

Prontamente soccorsa e visitata da personale medico del “118”, la stessa è stata affidata ai familiari ed ha fatto rientro a casa.

Dal 25 giugno 2013, data di approvazione del Protocollo operativo per la ricerca di persone scomparse – ha commentato il Prefetto Valter Crudo – il sinergico dispositivo di ricerca che impegna tutte le Forze operative disponibili in provincia, solo in un caso su nove (quello relativo al giovane Daniele Taddei di Sant’Omero, tuttora irrintracciabile) non ha avuto esiti positivi, nonostante l’impegno delle squadre di soccorritori e le reiterate attività investigative delle FF.OO..

Ogni anno in Italia scompaiono migliaia di persone, molti de quali sono minori o malati di Alzheimer. In tali casi invito i familiari a denunciarne immediatamente la scomparsa alle FF.OO., in modo da favorire il rapido rintraccio degli stessi ed evitare rischi. Anche la recente legge 203/2012 è orientata in tal senso, consentendo tra l’altro, non solo ai familiari, ma a chiunque venga a conoscenza dell’allontanamento di una persona dalla propria abitazione o dal luogo di temporanea dimora di denunciarne la scomparsa, laddove ritenga che per le circostanze in cui è avvenuto il fatto possa derivare un pericolo per la vita o per l’incolumità personale della stessa.”.           

 

Teramo, 22 settembre 2015