Monticeli: da oggi nuovo slancio della Regione Abruzzo

12 settembre 2015

 

 

 

 

Oggi è un giorno importante nella vita della Regione Abruzzo. La coalizione di centrosinistra a cui poco più di un anno fa gli abruzzesi hanno dato la propria fiducia riparte con nuovo slancio verso i traguardi che stanno a cuore a tutti i cittadini: il lavoro, la solidarietà, la modernità, il risanamento, l’efficienza. E lo fa forte di un Programma di governo finalmente condiviso, di cui c’è da essere soddisfatti. D’Alfonso, che è persona intelligente, ha capito che non aveva di fronte la ribellione di qualche signore feudale, ma di adeguare l’azione governativa ad esigenze sentite del territorio abruzzese.

 

Da parte mia, non ho chiesto nuovi incarichi né prebende, né medagliette né buskers. Ho preteso però che nel nuovo Programma fossero iscritte ben precise garanzie.

Innanzitutto di metodo. D’ora in poi, perché la maggioranza di governo sia una e coesa, e perché una casa divisa non sta in piedi, prima di ogni Consiglio e di ogni Commissione ci sarà un vertice di maggioranza. Con largo anticipo sulla data di convocazione, perché i rappresentanti del popolo abruzzese, di qualsiasi ordine e grado, siano messi nelle condizioni di operare al meglio. Il coinvolgimento di Abruzzo Civico nella squadra di governo, con SEL che continua ad occupare una casella molto importante, è garanzia di quello che tutti gli abruzzesi ci chiedono: unità e velocità.

 

Il metodo della condivisione verrà applicato anche e soprattutto al settore della cultura, che è quello che negli ultimi tempi aveva creato più malumori. Qui è necessaria una precisazione. Nessuna persona di buon senso può essere contro l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. È bello e necessario che tutte le istituzioni che si dedicano con merito alle arti abruzzesi vengano fatte fiorire in tutte le declinazioni, e l’ISA è certamente una di queste. Pretendiamo però che nessun cittadino possa anche lontanamente sospettare che per l’Amministrazione Regionale esistano figli prediletti e figliastri abbandonati alle fiere. Sono tante, infatti, le Istituzioni meritevoli in situazioni di difficoltà, e la nostra azione conoscitiva di quest’estate ha portato alla luce casi drammatici. D’ora in poi, anche alla luce di questo, i finanziamenti da erogare saranno risultato di confronto e di regole condivise.

 

Un altro punto saliente del Programma concordato col Presidente D’Alfonso riguarda la qualità delle acque dei nostri fiumi. La loro salvaguardia è un’autentica urgenza regionale. Lo sanno i cittadini che vivono vicino a un corso d’acqua, ma dovrebbero saperlo anche tutti gli altri abruzzesi. Fiumi inquinati vuol dire mare inquinato, e mare inquinato vuol dire compromettere il turismo costiero, ovvero altre migliaia di disoccupati nella nostra Regione. Non può esistere un problema più urgente per un’Amministrazione di centrosinistra.

 

Infine, il nuovo Programma non poteva non prevedere interventi urgenti su un tema importantissimo come quello della salute. Durante questo anno, ho avuto più volte l’impressione che fossero trascurati gli interessi della sanità pubblica, specialmente quelli della Provincia di Teramo, pur strategica per impedire la mobilità passiva verso le Marche. Da oggi, l’Abruzzo si lascia questa fase definitivamente alle spalle. Il nuovo Programma prevede interventi importanti per rafforzare il “San Liberatore” di Atri, che è il polo pubblico del teramano più bistrattato negli ultimi anni, dall’Amministrazione Chiodi prima ancora che dal primo anno della Giunta D’Alfonso. Ad Atri non solo verranno mantenuti e rafforzati il reparto di Chirurgia Generale e i Centri Regionali esistenti (Fibrosi Cistica e Celiachia, Auxologia e Nutrizione Pediatrica): per rendere l’esistente finalmente stabile ed efficiente, verrà aggiunta la specializzazione di Chirurgia della Retina e un nuovo Centro di eccellenza, quello per curare la Sclerosi Multipla. A chiunque abbia uno sguardo lungo non c’è bisogno di ricordare che, in un orizzonte di invecchiamento della popolazione abruzzese, questo reparto risulterà di importanza centrale. Finalmente, riceverà poi grande impulso la diagnostica. Per Atri abbiamo chiesto un mammografo digitale con tomosintesi per le donne, una macchina per risonanza magnetica ad alto campo e la riapertura del Centro di Medicina Nucleare, con strumenti di Gamma-Camera e PET. Tutto questo in attesa della presa di posizione della giustizia amministrativa per il doloroso provvedimento di chiusura del Punto Nascita, contrario ad ogni regola di economicità e buon senso.

Il piano di rilancio del “San Liberatore” verrà esposto nei dettagli a brevissimo, nel corso di un incontro pubblico che si terrà proprio ad Atri. In quell’occasione, di comune accordo, sarà il Governatore in persona a metterci la faccia.

 

Intanto resta la soddisfazione di aver ricondotto sul binario giusto un’Amministrazione Regionale in cui in molti non si riconoscevano più: anche con scelte e strappi dolorosi, perché nessun parto è completamente indolore. Ma oggi bisogna guardare avanti, con l’entusiasmo che merita la partenza di una nuova fase del Governo D’Alfonso, che si annuncia più concorde, più partecipata e più giusta della precedente.

 

 

 

Il presidente della IV Commissione consiliare

                       Luciano Monticelli