“Zampognari mito dell’Abruzzo pastorale” – una mostra a Rocca Calascio

 

La mostra, che ha il patrocino di Italia Nostra (sez. di Pescara),  intende recuperare la storia secolare di questi singolari musicisti e ricostruire l’immenso patrimonio culturale che lasciarono in eredità soprattutto artisti, letterati e musicisti stranieri che visitarono l’Italia ai tempi del Grand Tour e che furono frequentemente ispirati da queste espressioni del mondo pastorale abruzzese. Un fenomeno ancora vivo in Europa come dimostra la mostra sull’Italia dei pittori romantici tedeschi e dei primi fotografi di fine Ottocento “Pathos und Idylle. Italien in Fotografie und Malerei”, in svolgimento presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera fino al 29 settembre. In questa mostra, come altre precedentemente allestite in varie città europee, non manca il tema degli zampognari o meglio dei pifferari, come venivano chiamati dai viaggiatori stranieri in Italia.

L’inaugurazione della mostra avverrà mercoledì 19 agosto alle ore 16.30, con la presentazione del libro di Antonio Bini“Li chiamavano pifferari: zampognari mito dell’Abruzzo pastorale” – edito da D’Abruzzo-Menabò. Interverrà il maestro Michele A. Jocca, novantenne illustratore e appassionata memoria storica di Calascio e della sua Rocca, con le sue testimonianze della estinta comunità.

L’ingresso alla mostra, aperta dalle 10,00 alle 18,00  è libero.

Si ricorda che per il rilevante afflusso di turisti italiani e stranieri non è consentito durante il periodo estivo  il transito delle auto dirette alla Rocca, raggiungibile mediante bus navetta o a piedi.

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