Abruzzo

Il mare adriatico è un mare piccolo, quasi chiuso,

Il mare adriatico è un mare piccolo, quasi chiuso, sovraffollato, inquinato, tra la Penisola Italiana e la costa balcanica. Inizia dal Golfo di Venezia a Nord fino al Canale d’Otranto a Sud. L ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) e le altre agenzie regionali similari, si danno da fare per monitorare il mare, facendo prelievi ed analisi, rassicurando le persone, ma l’occhio fa la sua parte.

Molto clamore ha fatto la notizia del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini del PD, che ha nascosto ai cittadini una sua ordinanza di divieto di balneazione, firmato ma non comunicato, per lo stato del mare della città, inquinato da 25 milioni di litri di acqua di fogna e scaricato in mare a causa della rottura di una condotta. Si è difeso sulla sua scelta, motivandola che non voleva danneggiare gli stabilimenti balneari e perché era sicuro che le cose sarebbero tornate a norma. E la salute dei cittadini? Interessa poco! Infatti sono stati colpiti da gastroenteriti, dermatiti, ulcere e congiuntiviti, ma secondo il sindaco non c’è allarmismo, è tutto nella norma.

L’ARTA segnala immediatamente ai comuni interessati il superamento dei limiti dei parametri microbiologici, così che i sindaci possano emettere una ordinanza sindacale di divieto temporaneo di balneazione in riferimento al punto di monitoraggio. I sindaci devono Informare tempestivamente i bagnanti mediante segnali di divieto, attraverso il web o altri sistemi di comunicazione, ai sensi dell’art. 15 del DL 30 maggio 2008, n 116. Anche se di breve durata il sindaco di Pescara non l’ha fatto. Per depurare l’acqua marina, sono stati utilizzati 350 litri di Oxystrong.

L’ Oxystrong è un disinfettantea base di acido peracetico che ha trovato largo uso nel settore sanitario , alimentare, e nel trattamento dei liquami di acqua piovana ed acque reflue, per le sue grandi proprietà antimicrobiche. Però è un forte agente ossidante e un irritante primario.

Il     monitoraggio delle acque di balneazione ha lo scopo di garantire la sicurezza del cittadino bagnanteI controlli hanno una frequenza mensile, da aprile a settembre. Il divieto di balneazione per una zona e la sua revoca avvengono a seguito di esito sfavorevole e favorevole di una sola analisi.

In genere alla foce dei fiumi, torrenti e fossi, l’acqua è più inquinata.

Le analisi del 5 agosto sul fiume Alento non hanno evidenziato criticità, eppure c’è il divieto di balneazione, quindi è da immaginare che il divieto è per le analisi del 2014? Poiché il campionamento si riferisce ai risultati analitici dei quattro anni precedenti alla stagione in corso.

Il sindaco di Francavilla al Mare, Luciani,PD,  ha collocato a Nord e a Sud del fiume Alento un avviso di divieto di balneazione, abbastanza nascosto. Invece di 350 metri come da comunicato ARTA è scritto 200 metri, ma sabato 9 agosto, nella zona di divieto, lato NORD, era pieno di bagnanti. I bagnini stavano seduti al loro posto, i concessionari di stabilimento al lavoro ed allora, chi ha avvisato i bagnanti? Però se dovesse verificarsi qualcosa, la colpa è del cittadino perché l’avviso c’è e la legge non ammette ignoranza!

La Goletta Verde di Legambiente, il 19 Giugno, ha misurato in nove punti, da San Salvo a San Benedetto, lo stato di salute delle acque del mare.  Sette punti sono risultati altamente inquinati ed allora la domanda… come si fa a procurarsi LA BANDIERA BLU?

Anche se dai controlli si riscontrano dati “buoni” per un’area di mare, di lago o per un tratto di fiume, non si può dire con certezza che il mare, il lago o il fiume stiano bene dal punto di vista ecologico o ambientale.

Purtroppo c’è l’Ecocidio del Pianeta, (La distruzione intenzionale dell’ambiente naturale). Meno male che papa Francesco si dà da fare, ma….

 

Le foto sul link:

https://picasaweb.google.com/102927067766305302836/MareFrancavilla

 

Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it

cell +393404904001

 

 

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