DAL SUD I NUMERI DEL MELANOMA IN ITALIA PIU’ COLPITI GLI ANZIANI E LE REGIONI SETTENTRIONALI

 

 

ISBEM, Mesagne, 20 Agosto 2015

 

MESAGNE (Brindisi) – Appena pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health uno studio epidemiologico riepilogativo dei nuovi ricoveri annui per melanoma maligno, studio che vede la partecipazione della Dott.ssa Antonella Romanini dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa che è tra i più autorevoli clinici del settore in Europa. La notizia è stata diffusa congiuntamente da ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) e IOS (Istituto Ospedaliero del Sud per l’Ambiente) durante la quinta Summer School Euro Mediterranea in Statistica ed Epidemiologia per Studi Clinici organizzata a Mesagne, nell’ex Convento dei Cappuccini, costruito nel 1503. Quest’anno il focus della Scuola è stato Ambiente e Salute.

“Proprio in occasione di questa scuola estiva ogni anno si analizzano flussi di dati che esitano in pregevoli pubblicazioni internazionali come questo studio sul Melanoma”, dichiara il Presidente ISBEM e della Summer School Prof. Alessandro Distante, il cui impegno è quello di creare opportunità di ricerca nel Mezzogiorno che abbiano ricadute sulla qualità della vita dei cittadini.

Lo studio (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26251915) ha analizzato le schede di dimissione ospedaliera (SDO) di tutta Italia, superando quindi il problema dell’assenza di registri dedicati nelle regioni italiane. I risultati confermano le stime statistiche finora ipotizzate, con un’incidenza di circa 12 nuovi casi di melanoma ogni 100.000 abitanti, specialmente nelle regioni settentrionali, per un totale nazionale di circa 6.000 nuovi casi annui. Più colpite le persone tra i 60 e gli 80 anni di età (oltre duemila nuovi casi l’anno).

“Tuttavia, la possibilità di poter effettivamente conteggiare i malati appartenenti a diversi gruppi di età ci ha permesso di scoprire che le differenze tra le diverse aree geografiche si riducono oltre gli ottant’anni. Non a caso – precisa il Dr. Prisco Piscitelli, epidemiologo IOS e ricercatore ISBEM – è questa la fascia in cui registriamo il massimo aumento di incidenza”. Lo studio dimostra, oggettivamente ma drammaticamente, che il melanoma è una tumore in aumento in tutte le fasce di età, anche nei più giovani, con la sola positiva eccezione nei soggetti al di sotto dei 30 anni.