Riceviamo e pubblichiamo
All’ill.mo Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo
Ill.mi Consiglieri
Oggetto: Elezione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Sig.Presidente e Sigg. Consiglieri.
Il merito della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, relativamente all’oggetto, si sostanzia nell’aver scelto di procedere all’elezione del garante dei detenuti con sollecitudine, dimostrando così vicinanza alla comunità penitenziaria. Perchè il miglioramento delle condizioni di vita dei ristretti, attraverso la salvaguardia dei loro diritti si riverbera su tutti gli operatori che lavorano nelle carceri: Polizia Penitenziaria, educatori, sanitari, personale amministrativo, direttori, familiari volontari e magistrati di sorveglianza. La figura del garante che ha tardato dal 2011 ad essere istituito in Abruzzo, giova ricordare che è voluta anche dal tribunale di sorveglianza, oltre che dai sindacati di categoria perchè il suo funzionamento migliorerà le condizioni complessive del settore e impedirà l’accumulo di pratiche inevase con il suo interfacciarsi tra i vari soggetti.
Purtroppo la non ammissione della candidatura di Rita Bernardini, esperta tanto da ricoprire in questa settimana il ruolo di coordinatrice di uno dei tavoli degli stati generali delle carceri italiane sconta, dura lex sed lex,una contraddizione evidente tra l’avanzata del processo di legalizzazione delle droghe leggere e il ristagno di carichi penali che sono conseguenza delle lotte antiproibizioniste condotte dall’attuale Segretario dei Radicali Italiani.
Tuttavia, l’ammissione della candidatura di un altro radicale storico, Ariberto Grifoni, può dare continuità al pensiero condiviso dalla Uil Penitenziari di cui rappresento l’organizzazione regionale oltre che dell’Esecutivo nazionale, l’umiltà di considerare lo stesso un ripiego dovuto all’esclusione di Rita Bernardini, da rapportare però al contributo di lotta che sulla questione carceri Ariberto Grifoni ha offerto sia lo scorso anno in settembre, con lo sciopero della fame concluso dall’approvazione da parte del consiglio regionale della risoluzione urgente della crisi della giustizia sia con gli interventi che ha prodotto all’inaugurazione dell’anno giudiziario, sia, da ultimo, con il digiuno foriero di questa elezione.
La Uil penitenziari chiede alle SS.LL., perciò, che il Consiglio Regionale provveda e non sprechi questa occasione di dimostrare vicinanza agli ultimi.
La proposta di convocazione ad oltranza dei consiglieri, vale a dire di terminare la sessione di consiglio con l’elezione a maggioranza qualificata, che pure pare accolta nei termini della convocazione del consiglio di martedì e il non far mancare il numero legale, valutando un’inversione dei punti all’ordine del giorno, sono accorgimenti sostanziali per il buon esito politico.
Buon Lavoro
Sulmona, 10.08.2015
Il Segretario Regionale Uil Penitenziari
Mauro Nardella