Abruzzo

COMUNICATO AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA’ ABRUZZI

Riceviamo e pubblichiamo 

 
ELEZIONE GARANTE DETENUTI ABRUZZESI. LETTERA APERTA DI RITA BERNARDINI AL CONSIGLIO REGIONALE. ESCLUSA DALLA COMPETIZIONE ELETTORALE A CAUSA DELLE CONDANNE RIPORTATE PER LA DISOBBEDIENZA CIVILE (LEGALIZZAZIONE CANNABIS) DICHIARA:
per nostra storia e comportamenti, non abbiamo mai ritenuto che ci fossero “posti” da riservare ai radicali. Fra l’altro, nella lista degli “ammessi”, c’è un altro radicale di grande valore, Danilo Montinaro, psichiatra che si è battuto (e si batte) con grande professionalità e militanza sociale e civile per l’effettiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
D’accordo con il Segretario dell’Associazione Amnistia Giustizia e Libertà Abruzzo Vincenzo Di Nanna, impugnerò il bando e quindi la legge (oggi, Legge Severino) che prevede la mia incandidabilità alle elezioni amministrative  e, di conseguenza, a Garante regionale.
QUI DI SEGUITO E’ RIPORTATO IL TESTO INEGRALE DELLA LETTERA INDIRIZZATA A  al Segretario Regionale Uil Penitenziari Mauro Nardella, ma inoltrata a tutti i componenti del Consiglio Regionale:
​Caro Mauro,

solo per informarti che, d’accordo con il Segretario dell’Associazione Amnistia Giustizia e Libertà Abruzzo Vincenzo Di Nanna, impugnerò il bando e quindi la legge (oggi, Legge Severino) che prevede la mia incandidabilità alle elezioni amministrative  e, di conseguenza, a Garante regionale. Paradossalmente, io posso candidarmi a Garante nazionale delle persone private della libertà, ma non a quello regionale. Trattasi, per le regioni e i comuni, di legge “proibizionista” che non prevede l’esclusione per condanne relative ad altri reati; l’attenzione viene posta infatti su tre tipologie di reati, quelli attinenti alle associazioni mafiose, quelli contro la pubblica ammnistrazione (concussione, etc.) e quelli riguardanti le sostanze stupefacenti, anche se riferiti a fatti di lieve entità.

Del resto, è bene precisare che, per nostra storia e comportamenti, non abbiamo mai ritenuto che ci fossero “posti” da riservare ai radicali. Fra l’altro, nella lista degli “ammessi”, c’è un altro radicale di grande valore, Danilo Montinaro, psichiatra che si è battuto (e si batte) con grande professionalità e militanza sociale e civile per l’effettiva chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
​Con affetto

Rita Bernardini

All’ill.mo Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo

Ill.mi Consiglieri

Oggetto: Elezione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

Sig.Presidente e Sigg. Consiglieri.

Il merito della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, relativamente all’oggetto, si sostanzia nell’aver scelto di procedere all’elezione del garante dei detenuti con sollecitudine, dimostrando così vicinanza alla comunità penitenziaria. Perchè il miglioramento delle condizioni di vita dei ristretti, attraverso la salvaguardia dei loro diritti si riverbera su tutti gli operatori che lavorano nelle carceri: Polizia Penitenziaria, educatori, sanitari, personale amministrativo, direttori, familiari volontari e magistrati di sorveglianza. La figura del garante che ha tardato dal 2011 ad essere istituito in Abruzzo, giova ricordare che è voluta anche dal tribunale di sorveglianza, oltre che dai sindacati di categoria perchè il suo funzionamento migliorerà le condizioni complessive del settore e impedirà l’accumulo di pratiche inevase con il suo interfacciarsi tra i vari soggetti.

Purtroppo la non ammissione della candidatura di Rita Bernardini, esperta tanto da ricoprire in questa settimana il ruolo di coordinatrice di uno dei tavoli degli stati generali delle carceri italiane sconta, dura lex sed lex,una contraddizione evidente tra l’avanzata del processo di legalizzazione delle droghe leggere e il ristagno di carichi penali che sono conseguenza delle lotte antiproibizioniste condotte dall’attuale Segretario dei Radicali Italiani.

Tuttavia, l’ammissione della candidatura di un altro radicale storico, Ariberto Grifoni, può dare continuità al pensiero condiviso dalla Uil Penitenziari di cui rappresento l’organizzazione regionale oltre che dell’Esecutivo nazionale, l’umiltà di considerare lo stesso un ripiego dovuto all’esclusione di Rita Bernardini, da rapportare però al contributo di lotta che sulla questione carceri Ariberto Grifoni ha offerto sia lo scorso anno in settembre, con lo sciopero della fame concluso dall’approvazione da parte del consiglio regionale della risoluzione urgente della crisi della giustizia sia con gli interventi che ha prodotto all’inaugurazione dell’anno giudiziario, sia, da ultimo, con il digiuno foriero di questa elezione.

La Uil penitenziari chiede alle SS.LL., perciò, che il Consiglio Regionale provveda e non sprechi questa occasione di dimostrare vicinanza agli ultimi.

La proposta di convocazione ad oltranza dei consiglieri, vale a dire di terminare la sessione di consiglio con l’elezione a maggioranza qualificata, che pure pare accolta nei termini della convocazione del consiglio di martedì e il non far mancare il numero legale, valutando un’inversione dei punti all’ordine del giorno, sono accorgimenti sostanziali per il buon esito politico.

Buon Lavoro

Sulmona, 10.08.2015

Il Segretario Regionale Uil Penitenziari

Mauro Nardella

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