Lettere

USA. La svolta dell’apertura a Cuba.

Tantissimi americani insistono nel dire che Obama e’ uno sciocco,un ideologo

con il cervello in aria. Chissa’, Tuttavia qualche volta Barack dimostra di essere molto astuto,
come ,per esempio,nel caso della riapertura con Cuba. Eppure furono proprio i democratici a insistere sulla “roittura”con l’isola caraibica dopo l’avvento di Castro al potere preso con una rivoluzione.
Oggi il presidente USA (appunto un democratico) dichiara con un grosso sorriso che finalmente si riaprono i cancelli con L’Avana mentre Washington accogliera’ a braccia aperte il ritorno dei cubani in America.
 Proprio i democratici di questa nazione hanno opposto apertamente  la decisione di Barack sapendo che i milioni di esuli cubani che vivono in Florida ed in altri Stati USA avrebbero reagito al ritorno delle relazioni con la loro isola,abbandonata perche’ perseguitati dai barbudos di Castro.Insomma sicura perdita di voti per i democratici.
Obama aveva chiuso occhi e orecchie alle rchieste del suo partito definendo
“epocale” la stretta di mano con Cuba. Ma perche’ ha agito in questo modo il
presidente statunitense?
Sono stati proprio i demcoratici a chiarire la situazione. In molti hanno affermato che Obama non puo’ ripresentarsi per altri quattro anni alla presidenza e quindi
“praticamente ha preso a calci il nostro partito” ha detto chiaramente un consigliere statale del Missouri. L’altro motivo,piu’ importanted e in un certo senso
“micidiale” per il futuro sociale di Barack e’ rappresentato dal fatto che i capi
di alcune industrie statunitensi hanno fatto capire al presidente che Cuba avra’ tanto ma tanto bisogno di alcuni prodotti americani e impegnera’  tanti ma tanti dollari che i commercianti USA attendono con ansia…
L’allusione e’ opaca ma l’hanno capita tutti.
Benny Manocchia
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