Lettere

USA. Comincia lo sparring tra i candidati del partito repubblicano

,ben 16 finora in lista di attesa. Di essere cioe’ selezionati e  scelti per la corsa alla Casa Bianca.Arrivati a questo punto,fuori i guanti bianchi per indossare i guantoni da boxe e…si salvi chi puo’.

Da un po’ di tempo a questa parte i soloni del partito repubblicano hanno fatto capire di non apprezzare  i ragionamenti di Donald Trump.In sostanza il miliardario newyorkese cerca di dire le cose come le vede (e spesso come in realta’ sono).No. Errore.La politica  non consiste nel dire la verita’, sostengono sotto voce i capoccia del partito dell’elefante.
Tira e molla,Trump ha messo le carte in tavola. Fatevi i fatti vostri,ha detto Donald, oppure creo subito un terzo partito.
Se hai i dollari e’ facile farlo. E Trump ha migliaia di amici pronti a salire sul suo wagon per mettere in evidenza la verita’,cosi’ come la vedono loro.
Un terzo partito toglierebbe tutte le possibilita’ che i repubblicani hanno di sconfiggere la Clinton,o chiunque sara’ il candidato democratico. Di solito il terzo partito sgonfia le possibilita’ del partito che ha lasciato
spaccando il numero dei votanti e quindi favorendo l’avversario.
Qualcosa del genere,in  piccola porzione,abbiamo visto e vediamo
nella politica italiana.
Percio’,e’ possibile che d’ora in poi i  vecchi repubblicani lasceranno in pace mister Trump.
Ma forse e’ soltanto una piccola probabilita’.
Benny Manocchia
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