Giulianova, In rilievo

Giulianova. Spiaggia libera anche per animali d’affezione. Il sindaco e l’assessore Ruffini: “Stop ad accesso fino a quando la spiaggia non sarà attrezzata.

E questo solo dopo il bando pubblico per l’affidamento quinquennale. Attenzione: si rischia la denuncia”.

 

Registriamo con preoccupazione la diffusione di notizie non solo inesatte ma anche fuorvianti. Scorretto e pericoloso mischiare la carte in tavola sostenendo cose che non stanno né in cielo né in terra”. Il sindaco Francesco Mastromauro e l’assessore al Demanio Fabio Ruffini intervengono dopo le dichiarazioni rese dalla veterinaria Giusy Branella, presidente dell’associazione Unica Beach, all’indomani dell’udienza del TAR L’Aquila dello scorso 15 luglio che, occupandosi del ricorso presentato dalle associazioni Animalisti Italiani Onlus e Earth, non ha emesso alcuna sospensiva fissando una nuova udienza a settembre.

Nel gran polverone mediatico, farcito spesso di toni esacerbati da parte della dott.ssa Branella, la confusione, l’errata interpretazione e persino ricostruzioni  smaccatamente approssimative sembrano farla da padrone. Nonostante i nostri interventi chiarificatori sulla questione. Punto primo. Questa Amministrazione, nonostante sia stato detto il contrario, non è mai stata contro la spiaggia libera con accesso anche agli animali d’affezione. Giulianova, anzi, è stata la prima in Abruzzo ad avviare nel 2012 in via sperimentale, perché di esperimento si trattava, una spiaggia libera attrezzata per consentire l’accesso anche agli animali d’affezione. Anticipando addirittura l’applicazione di quegli accorgimenti poi consacrati nella pessima, e ripetiamo pessima, legge regionale del 2014, che speriamo venga modificata al più presto. Ma quell’esperienza, fortemente contrastata da una parte della popolazione, doveva essere necessariamente rivista nell’impostazione. Fermo restando però la nostra intenzione di consentire l’accesso su spiaggia agli animali d’affezione. Come scritto a chiare lettere a pagina 6 dell’opuscolo contenente il programma Giulianova 2020 per le elezioni comunali del 25 maggio 2014. Carta canta!

Punto secondo. Falso che il Comune abbia ceduto su pressioni della Branella, come qualche giornale ha scritto. Perché, con tutto il rispetto, la Branella in questa vicenda è del tutto irrilevante. Tranne nel fatto che con i suoi comportamenti forse ha contribuito ad alimentare in una parte dei cittadini, i quali magari prima non l’avevano, una certa avversione nei confronti del binomio cane-spiaggia. Cedere su cosa e per cosa? Lo abbiamo dichiarato già il 30 marzo, e ribadito sia il 7 che il 22 maggio scorsi nei nostri comunicati che invitiamo a rileggere. Per prima occorreva approvare il nuovo Piano demaniale marittimo, o Piano spiaggia dir si voglia, che prevede un aumento del numero di spiagge libere. Quindi individuare la spiaggia libera per l’accesso anche agli animali d’affezione, da attrezzare adeguatamente. In ultimo emanare il bando pubblico per la sua assegnazione quinquennale. Questi i tre passaggi in sequenza. Ebbene, il nuovo Piano demaniale marittimo è stato approvato lo scorso 8 luglio. Da ciò il secondo passaggio: individuazione della spiaggia libera con accesso anche agli animali d’affezione. Cosa avvenuta con la delibera n. 130 del 14 luglio. Che con il ricorso presentato al TAR de L’Aquila non c’entra nulla. E qui va detto a chiare lettere che è molto significativo che i giudici amministrativi all’udienza del 15 luglio non abbiano preso alcuna decisione nemmeno di tipo cautelare, rinviando la questione a settembre. Frustrando quindi la speranza di ottenere almeno la sospensiva, pur richiesta. La spiaggia libera, va poi aggiunto, è stata individuata, ed anche questo lo abbiamo affermato, tenendo conto sia dei suggerimenti degli operatori turistici che del “Si” espresso dal Comitato di quartiere Lido ma con indicazione della caratteristiche che noi rispetteremo. E cioè  che l’area sia dotata di una recinzione alta almeno un metro, che abbia accesso indipendente, che la balneazione ai cani sia vietata e che vengano ovviamente applicate tutte le misure necessarie a garantire l’igiene e la sicurezza dell’area interessata e delle zone circostanti. Punto terzo. Affermare che ora tutti possono liberamente accedere con i cani nella spiaggia 14, per intenderci tra il Dino’s e il Costa Verde, è FALSO e IRRESPONSABILE.  Attenzione: si rischia la denuncia penale. Nessun accesso con animali al seguito è infatti consentito fino a quando, come previsto dalla legge regionale del 2014 ma anche nell’ordinanza dell’Autorità marittima, non sia adeguatamente attrezzata con servizi minimi inderogabili per prevenire problematiche igienico-sanitarie.  I 15.500 euro indicati nella delibera di Giunta del 14 luglio serviranno proprio per realizzare bagni, docce, servizi, staccionata, segnali e percorsi pedonali. Fatto questo, si procederà quindi ad approntare il bando pubblico, a diffusione europea non solo nazionale, per la gestione quinquennale della spiaggia per accesso anche agli animali d’affezione. Chi farà l’offerta migliore, e speriamo siano in tantissimi a partecipare, gestirà la spiaggia. Rispettando i criteri di trasparenza, economicità, oggettività, trasparenza, pari opportunità, uguaglianza e imparzialità. Chi pretende al riguardo di avere una sorta di monopolio o un canale preferenziale ha sbagliato di grosso”.   

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