A San Salvo (CH) Angelo Sateriale inaugura lo Stordo Tour!

Venerdì 24 luglio data zero per il ‘fravecatore dello spettacolo’ campano, che porterà dal vivo il suo one man show di canzoni e sketch, mentre i suoi video superano le 40.000 visualizzazioni su Facebook
Stordo Tour: Angelo Sateriale debutta a San Salvo
Venerdì 24 Luglio 2015
ore 21:30
Ristorante Agrimare
Via Ferdinando Magellano, 100
San Salvo Marina (CH)
Anteprima STORDO TOUR 2015 
One man show di Angelo Sateriale 
Venerdì 24 luglio 2015 al ristorante Agrimare di  San Salvo Marina (CH),  Angelo Sateriale presenta in anteprima il suo  Stordo Tour! Il tour di concerti dell’estate 2015 che il  giovane artista campano – attore, regista, autore, cantante, autobattezzatosi ‘fravecatore dello spettacolo’… – terrà per promuovere dal vivo lo show di canzone-cabaret  Artista Saltimbanco Cantautore, che tanto successo gli ha portato dalla scorsa primavera, soprattutto nel mondo del web. E il motivo principale di tale clamore è legato a una parola, con la quale ormai, volente o nolente, Sateriale è identificato…
“ Stordo è la parola che ho usato di più nella mia vita dopo “mamma” e “papà”! Se stai a Montreal e senti una persona che dice questa parola, ti giri e ti viene spontaneo domandargli:  sei di Avellino? sei di Benevento? In Campania è una parola che dà un’identità. È un insulto non volgare, è un’offesa non offensiva. È un modo di chiamare una persona che magari in quel momento non ha fatto una buona azione, oppure ha avuto uno scivolone sia verbale che fisico.  È un misto tra stordito e stupido, ma anche un po’ cretino e scemo, e se vogliamo pure strunzo. Ma non ha paragoni, lo stordo è stordo e basta”. Ironico e scanzonato come sempre,  Angelo Sateriale spiega così il significato di una parola di uso assai frequente nel  dialetto dell’entroterra campano, ma è anche il titolo della sua canzone più famosa: Stordo è diventato in poco tempo un  autentico tormentone web e da poco l’irresistibile video ha superato le  33.000 visualizzazioni su Facebook, dove continua a riscuotere successo e condivisioni. Responsi ancora più consistenti per il secondo video  Artista Saltimbanco Cantautore, che si attesta a quota 41.000 visualizzazioni!
Stordo è uno dei dodici brani vernacolari che Sateriale ha composto per  Artista Saltimbanco Cantautore, vero e proprio  one man show di un attore e autore sempre attivo, un  “fravecatore dello spettacolo”, come ama definirsi. Nato nel 1986, di origini metà sannite e metà irpine, Angelo Sateriale è uno dei nomi più attivi nel panorama del  teatro off romano: in numerosissimi teatri di Roma ha messo in scena Domani dimenticherannoIstirino Instabile e altre commedie, con buon successo di pubblico e critica, che ha apprezzato l’ironia surreale e la vena paradossale e nonsense del giovane autore. Tra monologhi e commedie, Sateriale ha però trovato sempre lo spazio per nutrire il suo amore per la musica: “Ho alternato la disciplina e la poesia del teatro con le serate live nei pub, questo mi ha aiutato a essere duttile. Per fare un parallelo con i pittori, con il teatro ho dipinto quadri ordinati e lineari, invece con la musica schizzavo… Stavo solo aspettando il momento di schizzare canzoni mie e questo momento è arrivato”.
Dopo la grande esposizione mediatica nel web e la curiosità della stampa che ha seguito e intervistato Sateriale,  Artista Saltimbanco Cantautore approda finalmente dal vivo con lo  Stordo Tour. San Salvo è la prima di numerose date estive, delle quali sono confermate 2 Agosto ( S. Giorgio del Sannio – BN), 7 agosto ( Ariano Irpino – AV), 11 agosto ( Luogosano – AV), 13 agosto ( Molinara – BN), 22 agosto ( Venticano – AV), 30 agosto ( Ariano Irpino – AV).
Formazione Stordo Tour 2015
Cantante: Angelo Sateriale
Pianoforte e tastiere: Luigi Ziccardi
Basso: Umberto Caggiano
Chitarra: Domenico Colicchio
Batteria: Carmine Luciano
Tromba: Vito Verrillo
Flauto: Cinzia Ruggiero – Antonio Melillo

Angelo Sateriale, attore, autore, comico e cantautore campano.

 

Di origini sannite e irpine, Angelo Sateriale (nato nel 1986) inizia la sua carriera nel 2005 all’età di 19 anni frequentando a Roma la scuola di recitazione del Sistina “Ribalte” di Enzo Garinei e poi Teatro-azione di Isabella Del Bianco e Cristiano Censi. Nel corso degli anni ha collaborato in vari spettacoli con artisti di grande popolarità, dalla farsa napoletana alla commedia inglese passando per i classici. In questi primi anni di carriera Angelo frequenta come insegnante e regista anche la compagnia I Teatr-abili, un gruppo di artisti diversamente abili, esperienza che segnerà molto il suo percorso umano e artistico.

 

Nel 2009 inaugura la sua esperienza di autore con la commedia “Suonatori sognatori”, in cui sarà anche protagonista e regista come nelle successive. Il testo riscontra un ottimo successo e mette in scena un significativo spaccato del provincialismo più ottuso ma anche della voglia giovanile di rivalsa. Dopo un anno di compagnie in tour per l’Italia, nel 2011 scrive la sua seconda opera “Domani dimenticheranno”, in scena in vari teatri di Roma, come il teatro Agorà. Qui mette da parte gli argomenti campanilistici e tratta un’ironica riflessione su memoria e ossessione: una giornata piena di equivoci vissuta da universitari e non solo, che rispecchiano le dissimili personalità dei giovani d’oggi.

 

L’anno 2012 è all’insegna della nuova piéce “Onestà omeopatica”, nella quale Sateriale parla di onestà in modo particolarmente grottesco, suscitando dubbi e perplessità sui modi di essere e sulle principali regole di etica comportamentale dell’uomo. Nello stesso periodo affronta un lungo tour musicale come show-man del gruppo “VeraceBand”, avventura che lo porterà all’ideazione di canzoni inedite.

 

Con “Istirino Instabile”, nel 2013, arriva il primo monologo di Angelo Sateriale. Racconta un modo di essere, di agire e di pensare di una persona che fa dell’ironia lo scudo della sua rabbia emotiva. Con battute sarcastiche, allusioni veritiere e comicità mai banale, riesce a sensibilizzare il pubblico sulla questione meridionale, argomento a lui molto caro. Vince insieme a Fulvio Maura e Roberto Di Marco il concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò 2013” con il corto teatrale “Tre terrieri-La politica terra terra”. Il trio è particolarmente affiatato e comico, e riesce in modo brioso ad affrontare il tema della politica attuale, attraverso il mezzo dell’allegoria e della metafora. La fattoria-parlamento di Tre terrieri, nata da un suo soggetto, in seguito diventerà una webserie e poi, nel 2014, uno spettacolo teatrale intero, che viene messo in scena come prima nazionale al Teatro Lo Spazio di Roma, non deludendo le aspettative. Il buon successo della rappresentazione,battezzerà la maschera satirica di Doppiopetto, un personaggio fieramente dittatoriale che parla un dialetto inventato.

 

Uno degli ultimi testi di Sateriale è “Urlare urlando”, alla cui realizzazione partecipa solo come autore e regista. Per la prima volta scrive per una protagonista femminile, affrontando il tema della solitudine e dell’indifferenza. La storia di una donna imprigionata dalle regole della società, che stanca di combattere per un mondo migliore si emargina, usando l’urlo come richiamo.

 

Nel 2015 esce, con un video-clip sul web, il suo primo singolo dal titolo Stordo. È l’apripista di un interessante progetto musical-teatrale, una sorta di canzone-cabaret che ironizza sul dialetto dell’entroterra campano e sulle miserie umane della provincia, dal titolo Artista Saltimbanco Cantautore. Il primo responso è eccezionale: il video ottiene quasi 15.000 visualizzazioni in una decina di gior

Angelo Sateriale: una chiacchierata con l’Artista Saltimbanco Cantautore.

 

 

Angelo, ti abbiamo visto in scena in numerosissimi teatri di Roma in qualità di regista, autore e attore, ora ti ritroviamo nelle vesti di Artista Saltimbanco Cantautore… cosa è successo?

È successo che la musica è stata una componente importantissima della mia crescita professionale. Ho sempre fatto, quando mi è capitato, la parte del cantante e mi sono divertito tantissimo. Alternavo la disciplina e la poesia del teatro con le serate live nei pub. Questo mi ha aiutato a essere duttile. Per fare un parallelo con i pittori, con il teatro ho dipinto sempre quadri ordinati e lineari, invece con la musica schizzavo… Stavo solo aspettando il momento di schizzare canzoni mie e questo momento è arrivato.

 

Nel 2012 hai preso una piccola pausa dalla tua attività teatrale per cimentarti con la musica insieme alla VeraceBand: è qui che sono nate le canzoni del tuo nuovissimo progetto?

In realtà non ho mai preso pause dal teatro. Nel 2012 ho scritto e portato in scena Onestà omeopatica e un’altra mia opera, Domani dimenticheranno, è stata riallestita con un buon successo a Roma. Non mi fermo dal 2005 e non ho intenzione di farlo, vado avanti, mattone su mattone, sono un “fravecatore” dello spettacolo.

In quei periodi mi esibivo a Roma e ogni tanto scendevo giù in Campania a fare la parte del cantante con i VeraceBand. Cantavo grandi successi italiani, napoletani, inglesi e latini (l’inglese me lo inventavo e per i latini aggiungevo una s alla fine di ogni parola…) e con Luigi Ziccardi, autore delle musiche delle mie canzoni, sognavamo pezzi inediti. Alla fine, nel salotto di casa sua, ci siamo riusciti.

 

L’Artista Saltimbanco Cantautore ha fatto una precisa scelta di campo: canzoni dialettali. Perché il vernacolo?

Per non essere banale. Io a Roma parlo per il 90% della giornata in dialetto e in Campania è vietato azzeccare un congiuntivo. Perché scrivere in una lingua imparata a scuola e non in quella imparata in mezzo alla strada? Mi sento più sincero e vero così. Poi, senza nulla togliere all’italiano, il dialetto è più musicale, basta che non lo abbini al POP (16 Beat) altrimenti diventa neomelodico ed è, secondo me, una combinazione errata. Un po’ come mischiare la nutella con la majonese…

 

In questa scelta dialettale non hai improvvisato nulla, ogni termine è individuato per il suo valore preciso, ma anche per il significato sfuggente, come accade con la parola “stordo”…

“Stordo” è la parola che ho usato di più nella mia vita dopo “mamma” e “papà”! Se stai a Montreal e senti una persona che dice questa parola, ti giri e ti viene spontaneo domandargli sei di Avellino? sei di Benevento? È una parola che dà un’identità. È un insulto non volgare, è un’offesa non offensiva. È un modo di chiamare una persona che magari in quel momento non ha fatto una buona azione, oppure ha avuto uno scivolone sia verbale che fisico. È un misto tra stordito e stupido, ma anche un po’ cretino e scemo, e se vogliamo pure strunzo. Ma non ha paragoni, lo stordo è stordo e basta.

 

Stordo è stato un boom immediato: il video che hai realizzato per questa canzone ha guadagnato 15.000 visualizzazioni su Facebook nel giro di una decina di giorni. Come ti spieghi questo successo?

Non so spiegarmi come è successo questo “successo”. So solo che ci stiamo lavorando da quattro anni, tra scritture, composizioni e registrazioni audio e video. Le visualizzazioni stanno aumentando di giorno in giorno e noto che attraverso le condivisioni e i commenti le persone si divertono e questo mi rende orgoglioso. Ma, sinceramente, non do troppo peso a questo. No, non è vero: sto sempre con uno smartphone in mano a controllare…

 

Nel video sei protagonista assoluto (e unico…): ti senti a tuo agio anche nella costruzione “artificiale” di un videoclip o continui a preferire l’impatto del teatro?

Si, nel video me la canto e me la suono da solo. Ma è perché sono tirchio. Ci volevano dieci comparse e le dovevo telefonare. Quanto mi costavano queste chiamate? Comunque non è stato semplice. Nella scelta di interpretare da solo anche le comparse ci sono stati i pro e i contro. I pro sono le interpretazioni dei tanti personaggi, ognuno diverso dall’altro, i contro è che dico “stordo” a me stesso…

Mi sento a mio agio con tutte le forme di comunicazione. Con il video e la telecamera cerco di fare uno scambio con l’interlocutore. Faccio un video così vado a casa sua e se piace, lui viene a casa mia… E po ascimm a parienti.

 

Anche se in maniera più o meno velata, nelle tue commedie la componente “territoriale” è sempre presente: nello spettacolo dell’Artista Saltimbanco Cantautore invece la lingue delle tue terre diventa protagonista.

Mi ricordo che un giorno un insegnante di dizione mi rimproverò dicendomi: “Quando reciti non si deve capire di dove sei”, ed io risposi “Ma io voglio far capire di dove sono”. Ero più giovane, adesso queste cose non le dico più, però le penso sempre… (Comunque sono un professionista, so parlare in dizione).

 

Stordo ti ha dato immediata visibilità nel mondo del web, ma ci sono anche un lotto di canzoni, un nuovo video in lavorazione e uno spettacolo che arriverà sul palco. Cosa dobbiamo aspettarci dall’Artista Saltimbanco Cantautore?

Ho registrato 12 canzoni, tutte dialettali e con sfondo ironico e vorrei creare un cd dal titolo, appunto, Artista Saltimbanco Cantautore. Inoltre, visto il successo di Stordo, sto preparando il secondo video di un altro mio testo, che uscirà a Maggio. In estate sto programmando un tour musicale con intermezzi di cabaret, per facilitare gli organizzatori che in questi periodi hanno problemi economici: non avendo i soldi per un cantante e un cabarettista, chiamano a me che faccio tutte due…

Angelo Sateriale:
Stordo – videoclip YouTube:
  www.youtube.com/watch?v=RvZWe7zlt8g
Synpress44 Ufficio Stampa: