Teramo. M5S: COSA SI NASCONDE DENTRO IL BILANCIO?

 

 

Il Rendiconto 2014 e la conseguente operazione di riaccertamento dei residui mettono in luce la malsana gestione finanziaria degli ultimi 10 anni di amministrazione di centro-destra.

I residui attivi ed i residui passivi non sono altro che crediti e debiti della pubblica amministrazione i quali devono essere inseriti in bilancio secondo precisi criteri e principi: ossia quello della veridicità, della prudenza e della sana gestione finanziaria.

Nel Rendiconto di fine anno, nella sommatoria che determina il risultato di amministrazione, vengono ovviamente contati anche tutti i residui attivi e passivi che il Comune ha accumulato negli anni.

Ma cosa succede se sono stati inseriti, negli ultimi anni, crediti surreali che non potranno mai essere riscossi?

Esattamente quello che è capitato e sta capitando al Comune di Teramo: ossia vengono spesi più soldi di quelli che si incassano ed inevitabilmente si andrà in anticipazione di cassa, cioè si devono chiedere prestiti alla banca per coprire le spese.

La cosa veramente anomala e dal nostro punto di vista irregolare, è stata quella di inserire circa 6 milioni di euro tra le entrate del Comune di Teramo in modo da chiudere il Rendiconto 2014 in attivo di circa 19.000 Euro e poi lo stesso giorno dichiarare che questi 6 milioni di euro sono inesistenti e cancellarli definitivamente.

Delle due l’una: o questi crediti erano inesistenti anche per il Rendiconto 2014, ed in questo caso il Comune deve dichiarare un disavanzo di 6 milioni di euro, oppure questi crediti esistono e vanno quindi mantenuti anche nell’esercizio 2015.

Il Sindaco Brucchi dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e dire che il Comune di Teramo è in sostanziale disavanzo di 6 milioni di euro, cagionati da una politica economica malsana dettata da sé e dai propri Assessori. Non è possibile interpretare la legge ed i sui principi in modo elusivo così da spalmare per i prossimi 30 anni questo disavanzo solo per tirare avanti e continuare a prendersi lo stipendio.

Se questo modo di redigere il Rendiconto 2014 verrà ritenuto illegittimo dalla Corte dei Conti potrebbe venire intaccato anche il Patto di Stabilità che, se violato, comporterebbe tra le altre cose anche il taglio del 30% delle indennità di funzione di Sindaco ed Assessori.

Chiediamo che venga immediatamente cambiato il modo in cui è amministrato questo Comune. È indispensabile riorganizzare tutta la struttura amministrativa ed approvare le proposte del Movimento 5 Stelle che chiedono di destinare delle risorse alla promozione del turismo e del commercio. È necessario altresì prevedere misure economiche per venire incontro alle famiglie in difficoltà (Baratto amministrativo).

È vergognoso che da una parte si continui con gli sprechi e dall’altra si dica che non ci sono i soldi.

 

Fabio Berardini

Movimento 5 Stelle Teramo