Teramo e Provincia

LIBERATE NELL’AMP TORRE DEL CERRANO DUE TARTARUGHE MARINE CON UNA BELLA MANIFESTAZIONE A CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE

 

            Trivia e Gigliola son i nomi che il Presidente Benigno D’Orazio ha dato alle due tartarughe che questa mattina sono state rilasciate nello specchio di mare dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Nomi che corrispondono ai simboli dell’AMP, la Trivia e il Giglio di Mare, che oggi ha festeggiato uno dei momenti più significativi per un’area marina protetta.

Una bellissima manifestazione a caratterizzazione ambientale, organizzata dall’AMP in collaborazione con il Centro Studi Cetacei Onlus e la Capitaneria di Porto con l’equipaggio del Maresciallo Antonio Fusco, che ha visto la partecipazione di numerose scolaresche di Silvi e Pineto, il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio, volontari e tanti cittadini.

Le due tartarughe sono arrivate all’Info Point di Torre del Cerrano, inaugurato per la stagione estiva, accompagnate dal dottor Vincenzo Olivieri, Presidente del Centro Studi Cetacei Onlus, il Centro recupero di tartarughe marine di Pescara, dove appunto erano ricoverate. Una delle due, di un’età presunta di quattordici anni, si era accidentalmente impigliata, circa quattro mesi, fa nella rete a strascico di un pescatore, che ha prontamente richiesto l’intervento degli esperti del suddetto Centro, i quali l’hanno salvata da una morte certa, poiché presentava segni evidenti di soffocamento ed un principio di polmonite. La seconda, in ordine di recupero, di un’età approssimativa di quattro anni si è spiaggiata il 2 marzo scorso, in seguito ad una grandissima mareggiata, proprio sull’arenile dell’AMP ed anche in questo caso soccorsa e ricoverata presso il centro Studi Cetacei.

Oggi, perfettamente ristabilite, grazie alle cure somministrate dagli esperti del Centro, sono state liberate a tre miglia dalla costa, nei pressi della piattaforma ‘Fratello Cluster’. E così hanno ripreso il mare, lo stesso mare dell’AMP dal quale provenivano. Il dottor Vincenzo Oliveri, visibilmente soddisfatto ha detto: ‘In caso di avvistamento di tartarughe spiaggiate o impigliate nelle reti a strascico è necessario avvertire immediatamente il Centro studi Cetacei Onlus al numero 347 769194 ’.

La mattinata è stata una perfetta occasione per impartire agli studenti lezioni di educazione ambientale e cenni di biologia marina, grazie anche alle Guide del Cerrano, come sempre in prima linea in queste occasioni.

 

 

NOTIZIE SULLA TARTARUGA CARETTA CARETTA

La tartaruga marina, il cui comune nome scientifico è Caretta caretta  è la tartaruga più diffusa nelle acque del Mediterraneo. Si riproduce con regolarità anche lungo alcune coste dell’Italia meridionale, anche se abbiamo avuto una delle nidificazioni più settentrionali mai segnalate a Roseto degli Abruzzi nel 2013. Sono longeve, ma non è stato ancora accertato che età possono raggiungere in natura. La dimensione massima di questa specie può superare il metro di lunghezza e il peso di 70 /80 chilogrammi; è possibile distinguere i maschi dalle femmine quando raggiungono l’età di 25/28 anni e sono quindi mature sessualmente.  Attualmente, la Caretta caretta è minacciata da alcune attività antropiche, quali la pesca a strascico o esercitata con reti da posta o con parangali (ami), mentre le loro nidificazioni subiscono l’interferenza della antropizzazione delle spiagge.

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