Abruzzo

I nuovi fondi europei per l’Abruzzo: primi passi del Fondo Sociale

I nuovi fondi europei per l’Abruzzo: primi passi del Fondo Sociale COMUNICATO UIL ABRUZZO Prima riunione del Comitato di Sorveglianza del FSE Abruzzo Si è svolta a Pescara, presso l’ex-Aurum, la prima riunione del Comitato di Sorveglianza del POR (Programma Operativo Regionale) del FSE (Fondo Sociale Europeo) 2014-2020. Il programma ha in dotazione 142,5 milioni. La quota maggiore di risorse è sull’asse dedicato al sostegno all’occupazione (64 milioni); seguono istruzione/formazione (35 milioni) e inclusione sociale (32 milioni). È il primo dei fondi strutturali europei ad entrare in dirittura di arrivo, ma la strada per arrivare ai primi bandi è ancora lunga. Più indietro il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), che attende ancora l’approvazione della Commissione Europea (speriamo entro giugno), e il FEASR (sviluppo rurale). Novità positive • Convincente l’impostazione dell’autorità unica di gestione: era una richiesta di sindacati e imprenditori, sembra funzionare e porsi gli obiettivi giusti. • Non di circostanza, ci sembra, l’accento messo sulla cultura del risultato. • Innovativo il programma di programmazione partecipata. • Positiva la scelta di non appaltare all’esterno la comunicazione ma svolgerla in proprio, dandole l’importanza che deve avere. • Bene l’assunzione dell’obiettivo di una sola stazione appaltante. • Bene l’idea della compilazione assistita delle domande, in aiuto alle imprese, per evitare che errori formali taglino fuori proposte e progetti validi. • Bene proporsi il dialogo tra gli assessorati lavoro/formazione e attività produttive: nostro vecchio obiettivo, premessa per fare politica industriale e politiche attive del lavoro. • Promettente la costruenda rete pubblica e privata di centri per l’impiego e agenzie, con regia pubblica. • Molto bene l’obiettivo di un sistema della formazione più moderno, con repertorio dei profili professionali, certificazione delle competenze, libretto formativo: una formazione che sia davvero un passo verso il lavoro, e non una cosa a sé stante. • È stata raccolta, almeno nell’impostazione, la nostra sollecitazione a mettere più attenzione ai PON nazionali, anche per recuperare un po’ di risorse dopo i durissimi tagli subìti. Superare la prova dei fatti Ci auguriamo che queste buone intenzioni si traducano in fatti. Bisogna essere consapevoli che si parte da molto indietro. Basti fare la prova, sul sito della Regione, nel rintracciare il POR FESR e il POR FSE: alla faccia dell’unitarietà della programmazione, i due documenti che dovrebbero viaggiare insieme abitano in pagine lontane del sito e non collegate tra loro. Criticità preoccupanti • In conseguenza del pesante ritardo con cui sta partendo la programmazione 2014-2020, manca un programma di investimenti pubblici per l’Abruzzo per il 2015. Ci sono le code della programmazione 2007-2013, e basta. Proprio ora che sarebbe necessario rinforzare i primi, deboli, contraddittori segni positivi sull’occupazione. Abbiamo chiesto alla Giunta Regionale come pensa di riempire almeno parzialmente il buco tra la vecchia e la nuova programmazione, ma non abbiamo avuto risposta. • Il taglio di 321,7 milioni rispetto alla programmazione 2007-2013 non ha ancora visto un indennizzo adeguato da parte del Governo, fermo alla promessa, non concretizzata, di soli 133 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione (il nuovo FAS). • La macchina amministrativa regionale non pare tuttora affatto in grado di accompagnare adeguatamente la programmazione. Pescara, 12 giugno 2015 Per la UIL ABRUZZO (Roberto Campo)

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