Giulianova. Interventi per il contenimento della spesa: tagli al Museo d’Arte dello Splendore, all”Istituto Braga ed Ente Porto.

 

 

Dimezzamento dei contributi al Museo d’Arte dello Splendore ed all’Ente Porto, ed eliminazione dei 70 mila euro all’Istituto musicale “Braga”, cui però il Comune, accollandosi le spese pari a 30 mila euro, continuerà a garantire l’utilizzo dei locali al primo piano del Kursaal.

Da sx: Guidobaldi, Cameli, Ruffini, Di Giacinto, Verdecchia e Mastromauro
Da sx: Guidobaldi, Cameli, Ruffini, Di Giacinto, Verdecchia e Mastromauro

E’ questa la prima decisione adottata dalla Giunta nell’ambito del piano di contenimento delle spese che andrà a toccare ogni settore di intervento.

Sono misure assolutamente necessarie – dichiarano coralmente il sindaco e gli assessori – perché, con i tagli continui che abbiamo subito, e sulla base del nuovo sistema di contabilità pubblica imposta agli Enti locali a partire dall’inizio anno, non è davvero possibile mantenere le attuali quote di partecipazione”.

Al Museo d’Arte dello Splendore, Fondazione a cui il Comune conserverà comunque  la partecipazione in qualità di socio fondatore nel CdA, verranno destinati quindi 10.329,13 euro annui rispetto ai 20.582,28 sinora erogati. Per quanto concerne l’Ente Porto, la quota di partecipazione è stata ridotta a 25.850 euro rispetto ai precedenti 51.500.

In relazione all’Istituto musicale “G. Braga” – proseguono il sindaco e gli assessori – “bisogna aprire un rapida ma necessaria parentesi. Siamo infatti al cospetto di una statizzazione anomala, che probabilmente è giusto definire ‘con il trucco’. La situazione è infatti paradossale. Dopo tanti anni e sollecitazioni continue, finalmente è stato dato avvio al processo di statizzazione di quella importante istituzione. Ma a i costi dell’operazione, finalizzata a porre il “Braga” sotto il controllo diretto del Ministero dell’Università, sono stati accollati a Regione, Provincia e comuni di Teramo e Giulianova. Come dire che alcuni comprano gli ingredienti, cucinano,  preparano la tavola ma poi sono altri a sedersi gustandoli. Chi ha detto che è una furbata ha forse usato una espressione colorita ma non sbagliata”.

A queste prime misure, come sottolineano il primo cittadino e gli assessori, seguiranno altri e più incisivi interventi di contenimento delle spese.