Teramo e Provincia

Rapagnà, La principale soluzione anti-traffico e anti-inquinamentoper il Comune di Roseto degli Abruzzi è rappresentata dalla realizzazione di una Variante alla Statale 16 Adriatica,

Comitato “Città per Vivere”

Via Lombardia, 10 – Roseto degli Abruzzi (TE)

Tel. 085-8944932 – 330-431480

COMUNICATO 

con opportuni svincoli,aree di sosta eparcheggi di scambio intermodali, piste ciclabilisicure e percorsi pedonali protetti.

Queste opere di interesse pubblico sono indispensabili per liberare definitivamente il centro urbano e alcune importanti Frazioni dagli altissimi livelli di traffico, di inquinamento atmosferico e acustico, e utili per riportare l’attuale Via Nazionale Adriatica al rango di Corso principaledella Città Capoluogo e rendere più fruibili dai ciclisti le vie interne e più sicuri per pedoni gli stessi marciapiedi.

Roseto degli Abruzzi è stata una “Città straordinaria”: per anni ha lottato per liberarsi dal traffico pesante e veicolare di lunga percorrenza, ha organizzato manifestazioni, convegni, incontri e svolto le “storiche Biciclettate”, gli attraversamenti “notturni” delle strisce pedonali, ha espresso “coraggioseOrdinanze Sindacali” di divieto di transito ai mezzi pesanti e di dirottamento sulla A/14, che hanno “fatto scuola” a livello nazionale.

In Abruzzo ed a Roseto, i due Comitati “simbolo” di questa “epopea” sono stati il “Comitato Straffichiamoci” ed il “Comitato anti-TIR Città per Vivere”, i quali, con il sostegno dei Cittadini, delle Associazioni ambientaliste e di quasi tutti i Sindaci della fascia costiera adriatica, hanno fatto un vero e proprio miracolo: riuscire “veramente” a togliere i TIR dalla Statale 16 e dai cantri abitati. Ed è stato questo l’unico problema “strategico” che qui a Roseto, tutti insieme, è stato effettivamente risolto.

Purtroppo in questi anni, contraddicendo se stesse, tutte le Amministrazioni Comunaliche si sono succedute, non hanno fatto nulla di concreto per la realizzazione della Variante alla Statale 16, ed ancora oggi si “rinuncia” a un’opera pubblica “fondamentale” richiesta e attesa dalla maggioranza dei Cittadini sin dagli anni ’50, anni della ricostruzione e dello sviluppo, anche turistico di Roseto e nei quali, amministratori più previdenti di quelli successivi, “già pensavano” alla qualità della vita per tutti noi oggi e per le future generazioni.

Sono anni ed anni che tutti gli esperti di trasporto e grande viabilità mettono in evidenza che senza la “realizzazione-prosecuzione” del tratto di nuova Statale 16 nel territorio comunale di Roseto e sino allo sbocco della Teramo-Mare, nel caso di una interruzione prolungata del traffico in ambedue le corsie della A/14 tra i Caselli di Pineto-Roseto-Mosciano San’Angelo, sarà proprio la Città di Roseto degli Abruzzi ad essere “invasa” da un livello di traffico superiore ai 40.000 veicoli al giorno che provocherà un inquinamento atmosferico ed acustico “insostenibile” dai Cittadini e insostenibile da un centro urbano densamente abitato e ancora “tagliato a metà” dall’attuale tracciato della Statale 16.

Per la conformazione idrogeologica della Città di Roseto, costruita nello stretto spazio esistente tra la spiaggia, la linea ferroviaria, la Statale 16 e la collina, ed in presenza della “riperimetrata” Riserva Naturale del Borsacchio, dei campeggi in riva al mare e a ridosso della ferrovia realizzati ed ampliati a Nord ed a Sud e con una viabilità interna caotica ed insicura, l’unica possibilità reale che c’è di realizzare una vera e sicura “Pista Ciclabile Adriatica”, è collegarla al progetto della Variante alla Statale 16.

Chi non opera a favore di questa “opportunità”, seppure in buona fede e certamente senza interessi particolari e personali da proteggere, dimostra che, purtroppo, non vuole per Roseto né una “compatibile” Variante alla Statale 16 e né una “dignitosa” Pista Ciclabile che non sia simbolicamente dipinta su marciapiedi e su improbabili pavimentazioni stradali.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 27.5.2015

 

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