Italiani all'Estero, Lettere

Usa. Benny Manocchia: non posso non parlare della “mia” Italia.

Tempo fa un lettore mi scrisse che,vivendo io negli Stati Uniti,non potevo,non dovevo parlare dell’Italia.Non si spiego’ meglio.Cosi’,non parlare della nazione

dove sono nato e cresciuto,Ebbi una reazione direi violenta,ma poi pensai
che chi mi aveva intimato di stare zitto sulle cose italiane,in realta’ era un povero mentecatto.Che cos’altro potevo pensare?  C’e’ un punto negativo degli italiani che vivono nella nostra penisola :la caduta rumorosa e vigliacca dell’amore per la terra che ci diede i natali.Oggi – proprioperche’ siamo lontani – possiamo facilmente accettare quanto sta succedendo in Italia.Perche’,vedete,a parte le ideologie politiche che soltanto in Italia riescono a dividere due fratelli o padre e figlio.pare che l’italiano puro non esista piu’.Per italiano puro intendo la persona che canta l’inno nazionale nelle occasioni,ricorda i nostri poeti,i nostri artisti,le persone che scoprirono
il telefono (pure essendo negli Stati Uniti),.chi scopri questa nazione
i conquistatori di mezzo mondo,i vicnitori di quattro titoli mondiali e numerosi
altri titoli mondiali in ogni sport.Potrei andare avanti cosi’.Mentre negli USA
tentano disperatamente di creare un passato ad una nazione giovane presa dai cosiddetti indiani e poi creata con il sudore di emigrati di mezzo mondo,in Italia molti miei connazionali hanno deciso che lo Stivale deve perire,che non vale piu’ nulla ormai,per cui tanto val darl ain mano agli stranieri che stanno invadendo la nostra terra.E chi si permette di dire:viva l’Italia,viene subito preso per matto,anzi,diciamolo pure chiaramente,per fascista. Forse,per molti,dovrebbe prendere l’assoluto comando della nazione il gruppo che si fa chiamare comunista.Ricorderete che il comunismo non e’ farina del nostro sacco,no,no. Invece fu importato dalla Russia,in seguito ricoperta dalle chiacchiere di chi aveva creduto (ma anche qui ci sono dubbi) che il comunismo avrebbe reso “tutti uguali”,niente signori,forse tutti poveri in canna.Oggi nessuno in Italia crede nel vero comunismo (che e’ morto nelle nazioni dove una volta prospero’):su
questo metterei la mano sul fuoco.”Fanno” i comunisti come si fa il pavone
lungo le spiagge piene di belle figliole.Spesso funziona,anche perche’ “fare” il comunista oggi in Italia vale pure un lavoro,o bigliettoni di denaro giunto da diverse parti…Va bene tutto questo:ognuno sceglie la religione politica
che piu’ gli piace.Tuttavia non puo’ permettersi di lasciare la barca Italia in mano a chi ha intenzione di affondarla.Percio’ per loro,per tutti loro,io dico:
“Padre perdonateli perche’ non sanno quel che si fanno!”.
Benny Manocchia
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