Abruzzo, Italiani all'Estero

UNA GIORNATA PARTICOLARE PER GLI STUDENTI DEL COLORADO COLLEGE (USA)

4 aprile 2015

 

 

A L’Aquila per visitare i tesori della Tommasiana, la Lanterna Magica e il Centro di Cinematografia

 

di Goffredo Palmerini

 

 

L’AQUILA – Una giornata particolare, il 23 aprile, per gli studenti del Corso di Cinema del Colorado College, guidati dal prof.Salvatore Bizzarro, docente di letteratura italiana e latinoamericana in quell’eccellente ateneo di Colorado Springs (Usa) e direttore delle missioni formative in Italia, che di solito si svolgono in primavera o in estate. Da molti anni i corsi residenziali, della durata di un mese, si tengono a Sulmona. Una scelta che il prof. Bizzarro motiva con le bellezze artistiche ed ambientali dell’Abruzzo, in posizione centrale per le escursioni nelle maggiori città d’arte italiane. E ogni anno, nei corsi, una giornata è dedicata a L’Aquila, per visitare le istituzioni cinematografiche ed i principali monumenti della città. Neanche dopo il terremoto del 2009 la tradizione si è interrotta, tanto che proprio per questa ragione la visita assume un sapore particolare, d’arricchimento culturale per gli studenti, di certo, ma anche il valore d’una testimonianza d’affetto e di vicinanza verso L’Aquila così duramente colpita dal sisma. L’anno scorso lo scrisse in un bel messaggio la Rettrice del Colorado College, Jill Tiefenthaler, ringraziando le istituzioni culturali aquilane e chi scrive, che da sempre, su richiesta dell’università americana, appronta l’annuale visita nel capoluogo abruzzese.

 

Raccontiamola, dunque, la giornata “speciale” che i 18 studenti americani, con i loro docenti Salvatore Bizzarro (Salvino) e Andrea Righi e due accompagnatori, hanno vissuto a L’Aquila. Alle 9 e mezza l’arrivo da Sulmona nel piazzale della Biblioteca Provinciale “Salvatore Tommasi”, temporaneamente sistemata in un grande fabbricato nel Nucleo industriale di Paganica-Bazzano. E’ in attesa di poter tornare nel cuore storico della città, quando sarà restaurato il palazzo dove la prestigiosa Tommasiana aveva sede dal 1848, quando fu aperta. La necessità di far nascere una biblioteca pubblica venne nel 1814 in seguito all’istituzione del Reale Liceo degli Abruzzi, insediatosi nel Convento adiacente la Chiesa di San Francesco, che prospettava su piazza Palazzo. Raccolse il patrimonio bibliografico della Badia Celestiniana di Sulmona e dei Gesuiti dell’Aquila. Alcuni anni dopo l’apertura venne deciso l’ampliamento degli spazi ad essa destinati, con l’abbattimento della chiesa e di parte del convento francescano, quello stesso dove il 20 maggio 1444 Bernardino da Siena morì e che attualmente conserva la celletta del trapasso del santo. Nel 1883 l’inaugurazione della Biblioteca ampliata, che venne dedicata al medico e filosofo Salvatore Tommasi, professore di clinica all’Università di Napoli. Lì la Biblioteca ha servito la cultura abruzzese fino al 2009, quando lacerata dai terribili colpi del terremoto, ha dovuto trovare temporanea sistemazione in strutture lasciate indenni dal sisma, in attesa di poter tornare nella sede storica dopo un’augurabile sollecita ricostruzione.

 

E’ stata la dr. Maria Concetta Ruffo, infaticabile dirigente della Biblioteca “Salvatore Tommasi”, a dare il saluto dell’Amministrazione provinciale e ad accogliere la delegazione americana nella sala conferenze della Tommasiana. Attesa ad un impegno fuori sede ha quindi incaricato la dr. Antonella Torazzi a dare un’informativa agli ospiti sulla prestigiosa Biblioteca.La dr. Torazzi ha parlato dell’ingente patrimonio librario della Tommasiana, costituito dalla sezione moderna e dal prezioso “fondo antico”, che vanta 3500 cinquecentine, 31 libri liturgici e corali, una copiosa dote di manoscritti tra i quali l’intera opera degli Annales di Anton Ludovico Antinori, 131 incunaboli, tra i quali i primi due libri stampati a L’Aquila nella seconda metà del Quattrocento da Adamo di Rottweil, allievo di Gutemberg, che nel 1483 aprì in città una stamperia tra le prime in Italia. La dr. Torazzi ha quindi mostrato agli studenti americani due libri corali in gregoriano, le coperture in pelle con rinforzi di ottone bullettato, con pagine in pergamena impreziosite di splendide miniature. “Fantastico”, questa l’esclamazione degli studenti di fronte a tanta bellezza, antica di almeno mezzo millennio. E ancor più la sorpresa nel conoscere dalla valente bibliotecaria come fossero necessarie le pelli di almeno 200 pecore per realizzare le pergamene occorrenti per uno solo di quei volumi liturgici! La dr. Torazzi ha inoltre mostrato un incunabolo, uno delle rarità presenti nel fondo antico, di cui esiste solo un altro esemplare nel mondo. Ha quindi parlato della carta, come fosse arrivata dalla Cina fino agli Arabi, che la diffusero in Sicilia e in Spagna nel XII secolo, e quindi in Europa. La sezione moderna della Biblioteca – ha concluso la dr. Torazzi – dispone di 300 mila volumi, un’emeroteca di giornali e riviste di 2.289 periodici, di cui 230 correnti, e di una sezione audio-visiva multimediale cui si sono recentemente aggiunti 15 mila titoli dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila, da quando la Provincia ha deciso di ospitare l’Istituto nella struttura temporanea della Biblioteca, per via dell’inagibilità della sede della prestigiosa istituzione culturale, nel Parco di Collemaggio, martoriata dal terremoto.

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