Teramo. Convegno: “RISCOPRIAMO L’UMANESIMO CRISTIANO” Teramo 22Aprile Sala del Vescovado – Ore 16,30

 VERSO FIRENZE 2015 

L’Ufficio per l’Evangelizzazione della Cultura 

 Il Centro Ricerche personaliste-Salotto Culturale 2015 

L’Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali 

 

in preparazione al Convegno Nazionale Ecclesiale 

Firenze 9-13 Novembre 2015 

  

“RISCOPRIAMO L’UMANESIMO CRISTIANO” 

Teramo 22Aprile  

Sala del Vescovado – Ore 16,30 

  

Il primo incontro, programmato per il 22 Aprile, prevede due interventi: Don Emilio De Dominicis (Università di Macerata) sul tema “Dall’umanesimo classico all’umanesimo cristiano” e Maurizio Schoepflin (ISSR Apollinare Roma) sul tema“L’Umanesimo personalista di E. Mounier”.

 

 

G.M. 

 

Scheda di approfondimento 

LE RAGIONI DI UNA SCELTA 

Il vero nocciolo della questione “umanesimo” è di tipo culturale e spirituale dato che la dispersione del singolo e delle sue intenzioni non garantisce l’affermazione dei valori umani. Il sistema è autoreferenziale e si autoregola rivelando la sua manchevolezza, perché non tutto è pensabile in termini di funzionalità e di autoreferenzialità interna, pena l’essere disfunzionale a se stesso, proprio per la esclusione del mondo della vita, dell’affettività e della spiritualità.  

ci vuole un “gusto per l’umano”, per “leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore”.  L’opzione di fondo della Traccia per Firenze: “Partire dalle testimonianze che sono esperienza vissuta della fede cristiana e che si sono tradotte in spazi di ‘vita buona del Vangelo’ per la società intera”. 

Dopo anni di studio (1985-2015) il Centro Ricerche Personaliste di Teramo su sollecitazione degli Uffici Diocesani della cultura e della comunicazione sociale e su invito della intera Diocesi di Teramo-Atri ha trovato nella scelta del tema per il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale a Firenze, 9-13 novembre 2015, “IL NUOVO UMANESIMO”,Dall’umanesimo “classico” (Aristotele e Tommaso) all’umanesimo cristiano (prof. Emilio De Dominicis dell’ Univ. di Macerata).  Il compito di presentare l’approfondimento sull’umanesimo personalista di Mounier,  affidata al prof. Maurizio Schoepflin, ISSR S. Apollinare di Roma, farà perno sul tema della persona, «capacità d’apertura infinita» e di generare il movimento dell’essere verso i più profondi legami della comunione. L’io e il tu generano continuamente l’essere della comunità-persona nella quale si riconosce all’amore la possibilità rivelatrice di ogni relazione, incentrata sull’amore e il cui balbettio incerto e spesso impreciso è preferibile alla chiarezza cartesiana di una filosofia della riflessione e della soggettività. 

Conferma Mounier: «Un pensiero che pone l’amore nel cuore del mondo lo pone nel cuore della filosofia, e la filosofia orientata da due secoli sulla produzione delle idee, ne deve essere profondamente rinnovata. Che sia offerto a una riflessione sull’amore uno sforzo tanto considerevole quanto quello che e stato dato alla riflessione sulla conoscenza e, a fortiori, a quello che si è rivolto all’invenzione tecnica». 

Senza dignità della persona e di tutte le persone non ci può essere alcun umanesimo cristiano o laico che sia.