Cultura & Società

MARIO ADINOLFI PRESENTA A PESCARA “VOGLIO LA MAMMA”,

 

I #figli non si pagano, per una #moratoria Onu contro l’utero in affitto.

Il giornalista e politico romano, fondatore e direttore responsabile del quotidiano La Croce, sarà a Pescara domenica 12 aprile per presentare la richiesta di #moratoria Onu contro l’utero in affitto e il libro “Voglio la mamma”, in cui contesta quelli che secondo lui rappresentano i falsi miti di progresso.

 

Si è svolta giovedì 9 aprile 2015, presso la sede del Centro Servizi per il Volontariato di Pescara in via Venezia n°4,  la conferenza stampa di anticipazione della presentazione del libro “Voglio la mamma. Da sinistra, contro i falsi miti di progresso” di Mario Adinolfi, che domenica 12 aprile, a partire dalle 17,30, sarà presente nella sala consiliare del Comune di Pescara.

Alla conferenza stampa di giovedì 9 aprile sono intervenuti:

  • Casto DI BONAVENTURA, vicepresidente del CSV di Pescara;
  • Massimo MARCUCCI, direttore del CSV di Pescara;
  • Vincenzo D’INCECCO, consigliere comunale FI di Pescara;
  • Marco PRESUTTI, consigliere comunale PD di Pescara.

 

“Questa non è una battaglia contro qualcuno, ma piuttosto in favore dei soggetti deboli”, ha dichiarato Marco Presutti, riferendosi alla battaglia della moratoria contro l’utero in affitto. “Con Mario Adinolfi abbiamo condiviso un percorso politico nei giovani popolari che risale a venti anni fa e quindi siamo cresciuti insieme in questa tradizione del cattolicesimo democratico, scegliendo il centrosinistra con la convinzione che dovessimo tutelare in primo luogo i diritti dei più deboli. E questa battaglia, che lui porta avanti con il quotidiano La Croce, è una battaglia per la moratoria sull’utero in affitto che vuole salvaguardare i diritti di quelle giovani donne che nel sud del mondo vengono sfruttate e di quei bambini che nascono senza una storia  o con una storia cancellata per assecondare il desiderio di genitorialità occidentale. In questo momento Mario Adinolfi porta avanti una battaglia che forse rischia di essere minoritaria, ma alcuni impegni culturali si prendono anche per il domani e soprattutto per difendere una certa idea di umanità che si fonda sulla relazione e sul riconoscimento del diritto dell’altro e del dovere che questo comporta. Il problema è che forse oggi tutto è concentrato sul proprio interesse e sull’affermazione del proprio desiderio”.

“Si tratta di tematiche trasversali, tanto che a parlarne saranno esponenti di centrodestra, come me, e centrosinistra come Marco Presutti”, ha aggiunto Vincenzo D’Incecco. “Pensiamo che i figli debbano essere un dono, quindi non guardiamo solo  alla necessità e alla voglia di un genitore di avere un figlio, ma pensiamo anche alla necessità di un figlio di avere dei genitori che sono un padre e una madre. La mia è la visione di un cattolico. Il dibattito e il confronto sono il sale della democrazia, perciò rispettiamo le altrui opinioni e vorremmo che anche la nostra fosse rispettata”.

“In quest’occasione saremo impegnati nella collaborazione con le tantissime associazioni che sostengono temi etici molto importanti, come quelli di cui si parla nel libro di Mario Adinolfi”: così Casto Di Bonaventura, vicepresidente del Csv di Pescara, durante la conferenza stampa, che ha aggiunto: “Quello di domenica non sarà un incontro ideologico contro qualcuno, ma la possibilità di ragionare in maniera adeguata su questi temi, utilizzando la ragione”.

“Il tema è etico e riguarda sicuramente tutti. Il dibattito e il confronto con Mario Adinolfi di domenica 12 aprile saranno di certo un importante momento di riflessione, anche per promuovere la raccolta di firme per la moratoria Onu”, ha dichiarato Massimo Marcucci, direttore del Csv di Pescara, impegnato con l’associazione Stella del Mare a riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema dell’affido e delle adozioni, che vedono protagonisti i tantissimi minori bisognosi di affetto e troppo spesso vittime di solitudine e violenza.

 

L’evento di domenica 12 aprile per la presentazione del libro “Voglio la mamma”,  edito da Youcanprint nella collana di saggistica e pubblicato nel 2014 e per sostenere la moratoria Onu contro l’utero in affitto, è organizzato in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Pescara, l’associazione Stella del Mare, il Forum delle Associazioni Familiari dell’Abruzzo, l’associazione culturale San Benedetto, il Centro di Aiuto alla Vita e il Movimento per la Vita Abruzzo e sarà l’occasione per approfondire le tematiche legate a quelli che per Mario Adinolfi rappresentano i “falsi miti di progresso” (aborto, eutanasia, matrimonio omosessuale, utero in affitto), oltre allo stato della moratoria Onu contro l’utero in affitto.

Giornalista e politico, nato a Roma nel 1971, Mario Adinolfi è fondatore e direttore responsabile del quotidiano La Croce, in edicola e online dal 13 gennaio 2015. In 122 pagine di “Voglio la mamma” Mario Adinolfi contesta i “falsi miti di progresso”, invitando la sinistra a stare dalla parte dei più deboli: “Dei bambini che hanno diritto a una madre e a un padre e non a un ‘genitore 1 e genitore 2′, dei bambini che non possono essere abortiti per partecipare a un Grande Fratello o

scambiati nell’utero per l’eterologa di qualche sciatto apprendista stregone, ma anche degli anziani malati che non possono essere eliminati con il cloruro di potassio, pensando che quella sia una frontiera della libertà, e della donna indiana o ucraina che non deve essere costretta a vendere la propria dignità di madre e il proprio figlio perché dei ricchi occidentali se li comprano. Insomma a difesa dei senza voce erigiamo il muro della nostra nuova resistenza”, ha dichiarato Mario Adinolfi nel corso di recenti interviste.

L’autore di “Voglio la mamma” si batte contro la pillola abortiva, l’uso del preservativo e la legge sul cognome materno, definita «una boiata pazzesca»; combatte la propaganda transessuale, l’eutanasia e la fecondazione assistita; considera inoltre la stepchild adoption (la possibilità che, in una coppia omosessuale, un partner adotti i figli naturali dell’altro) una legalizzazione mascherata dell’utero in affitto.

 

Pescara, 09.04.15.

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