Lanciano. Convegno su Il rischio da sovraccarico biomeccanico.

Sabato 18 aprile 2015 a Lanciano (Ch)

 

LE POSTURE INCONGRUE, IL RACHIDE e I LAVORI RIPETITIVI DEGLI ARTI SUPERIORI

 Aula Magna Liceo classico “V. Emanuele II” – Via Bologna 8 – Lanciano

 

Si terrà sabato prossimo, 18 aprile, a Lanciano (Ch) il convegno organizzato dalla SItI – Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica sul tema “ Il rischio da sovraccarico biomeccanico –  Le posture incongrue, il rachide e i lavori ripetitivi degli arti superiori” presso il Licelo classio “V. Emanuele II”.

 

Fra i relatori il prof. Paoletti de L’Aquila, le dottoresse Tarquni e Mancinelli medici competenti de L’Aquila, il dott. Misticoni dell’INAIL di Pescara, il dott. Zamponi tecnico dell’ARTA.

 

Le patologie da sovraccarico biomeccanico vengono definite come “alterazioni delle unità osteo-muscolo-neuro-tendinee e delle borse legate alla presenza di un costante impegno funzionale dei distretti dell’arto superiore (spalla, gomito, mano, polso) e di altri distretti corporei quali il rachide e le ginocchia, che se causate o aggravate da movimenti o sforzi fisici ripetuti in ambiente lavorativo, vengono inquadrate come ‘lavoro correlate’”.

 

Si discuterà del fatto che le patologie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, a differenza delle malattie professionali specifiche, per le quali è riscontrabile una relazione diretta di causa-effetto tra agente nocivo e malattia, sono a eziopatogenesi multifattoriale.

Ci sono cioè fattori di carattere endogeno (sesso, età, forza, patologie croniche, condizioni psicologiche, …) e fattori di carattere esogeno: “movimenti ripetitivi, alta frequenza e velocità, impiego di forza, posture incongrue e gesti stereotipati, durata dei cicli lavorativi, tempi di recupero insufficienti, ritmi imposti, disergonomia delle postazioni di lavoro e degli strumenti”. Nonché “fattori complementari, variabili col tipo di compito lavorativo svolto, che possono fungere da amplificatori del rischio per patologie a carico dei distretti spalla, gomito, mano, polso.

 

Il convengo si soffermerà  sulla normativa, con particolare riferimento al Decreto legislativo 81/2008 e alle norme tecniche UNI ISO 11228 1-2-3, a cui si fa cenno nell’allegato XXXIII del D. Lgs. 81/2008.

 

Ricordiamo che la UNI ISO 11228-3 fornisce una guida sull’identificazione e valutazione dei fattori di rischio comunemente associati alla movimentazione di bassi carichi ad alta frequenza consentendo di conseguenza la valutazione dei relativi rischi.

 

Il Presidente della Sezione Abruzzo e Molise

(prof. dott. Mario LIZZA)

 

La SItI è un’Associazione scientifica, culturale e professionale senza scopo di lucro fondata nel 1921 da Achille SCLAVO.

 

È una società scientifica che riunendo le due componenti del mondo sanitario, quella universitaria e quella dei servizi, si impegna nel processo di sviluppo e rinnovamento dei Servizi, promuovendo la cultura della prevenzione (Rerum cognoscere causas) e della qualità.

 

L’impegno dei Soci e degli Organi Direttivi è indirizzato a promuovere il confronto tra gli operatori del Servizio Sanitatio Nazionale, gli Enti e le Istituzioni Scientifiche e di Ricerca, le forze sociali, le associazioni di volontariato e di categoria.

 

 

La SItI persegue obiettivi specifici quali:

il miglioramento continuo della qualità delle attività dei servizi intra ed extra ospedaliere,dei servizi di prevenzione e del territorio

la formazione continua del personale

l’appropriatezza delle prestazioni in Sanità Pubblica, assumendo a fondamento metodologico la medicina e la prevenzione basate sulle evidenze, obiettivo che, fra l’altro, ha evidenti ricadute positive nell’attuale crisi economica del settore sanitario.

 

La Segreteria regionale è lieta di porre l’accento sui grandi progressi compiuti in questi anni dalla sezione interregionale Abruzzo-Molise della SItI.

 

Sul piano della formazione dei propri soci, tutti gli eventi formativi proposti sono stati sempre accreditati dal Ministero della salute nell’ambito della formazione continua in medicina (ECM): da quello sulle Parassitosi emergenti e l’Anisakis quale rischio presente in certi pesci non cotti, a quelli sull’aggiornamento all’Uso dei moderni strumenti informatici, ai convegni sulla Privacy e sui Profili di managerialità nelle aziende USL, ai più recenti sul Governo del rischio infettivo e delle infezioni ospedaliere, sulla Sicurezza in ambiente di lavoro ai sensi del Testo unico 81/08, ai convegni formativi sull’Emergenza organizzati a L’Aquila nel corso del 2009, sulle Medicine non convenzionali, la Responsabilità professionale, Il controllo ufficiale degli alimenti ecc. nel 2014.

 

Sul piano del numero degli iscritti, la Sezione regionale gode di ottima salute sia in termini di iniziative scientifiche che di numero di adesioni.

 

Basti dire che la società è passata dai 22 soci di alcuni anni fa ai 471 soci attuali (anno 2014), registrando un aumento di iscritti che non si è mai verificato nella pur lunga storia della società scientifica e superando di gran lunga gli iscritti di regioni ben più grandi dell’Abruzzo, come il Lazio (236 iscritti), il Veneto, la Lombardia (235 iscritti), l’Emilia-Romagna.