Teramo e Provincia

Ricostruzione post-terremoto. Almeno 400 milioni per il teramano

 

“Far partire i lavori, la nostra priorità” afferma Renzo Di Sabatino

 

Una “santa alleanza” per spendere i finanziamenti della ricostruzione post-sisma. E’ quella che si è concretizzata nel corso dell’incontro che si è svolto a Fossa, a L’Aquila, nell’Ufficio speciale per la ricostruzione, con Paolo Esposito e il suo staff.

 

Una iniziativa sollecitata dal sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, dal sindaco di Montorio, Gianni Di Centa dove ha sede l’Ufficio Territoriale per la ricostruzione per l’area omogenea 3 (Arsita, Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Tossicia), dall’Associazione costruttori di Teramo: alla riunione erano presenti sia il presidente Vittorio Beccaceci che il direttore Mario Fabiocchi.

 

Collaborare con l’Ufficio speciale per la ricostruzione, sensibilizzare le amministrazioni locali, accelerare i processi autorizzatori di competenza degli uffici locali per i progetti “fuori cratere”: questo l’obiettivo della Provincia che si è fatta promotrice della riunione.

 

Il processo di ricostruzione post-terremoto ha ampie ricadute economiche anche sul territorio teramano sia per i Comuni del cratere sia per i territori fuori cratere: stiamo parlando di qualche centinaia di milioni di euro di cui il comparto edile, fortemente provato da questi anni di crisi, ha bisogno come l’aria – spiega il presidente Renzo Di Sabatino presenta alla riunione insieme al consigliere provinciale Piergiorgo Possenti – ma stiamo parlando anche di ricostruzione e quindi di riqualificazione di borghi montani, scuole, edifici pubblici e privati. Il nostro territorio, in questi anni, ha accumulato dei ritardi sul piano amministrativo: insieme e grazie alla collaborazione dell’Ufficio speciale, dove abbiamo trovato un gruppo di lavoro professionale e coeso e soprattutto molto disponibile a lavorare insieme a noi, vogliamo imprimere una decisa accelerazione al processo di ricostruzione”.

 

Un processo che “pesa” economicamente almeno 400 milioni di euro fra i progetti pubblici e privati nei comuni dentro e fuori cratere.

 

Degli otto Comuni del cratere appartenenti all’area omogenea:

– 2 Comuni (Penna Sant’Andrea ed Arsita) hanno approvato il Piano (nel 2014) e hanno ottenuto il nulla osta;

– 1 Comune (Castelli) ha adottato il Piano di Ricostruzione nel 2013, ed è in corso l’iter di consultazione ed acquisizione pareri, propedeutico all’approvazione del Piano;

– 5 Comuni (Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Pietracamela, Tossicia), sono in fase di redazione del Piano.

Anche la Provincia è beneficiaria di uno stanziamento di 5 milioni e 600 mila euro per i danni causati ai propri edifici scolastici con sette interventi in attesa di nulla osta.

Poi, naturalmente, ci sono tutte le richieste presentate dai privati: solo questi,nei soli Comuni “Fuori Cratere” del teramano, incidono per 150 milioni di finanziamento. Tutto raccontato nel sito dell’Ufficio Speciale http://www.usrc.it/ dove sono presenti ampie sezioni con dati, cifre e monitoraggio.

 

“Grazie alla disponibilità del titolare dell’Ufficio speciale, Paolo Esposito e dei suoi collaboratori, organizzeremo un incontro pubblico il prossimo 16 marzo, qui in Provincia dalle 10 alle 13: in quella occasione potremo fare il punto sui Piani, sugli iter autorizzatori, sulle progettazioni in atto e soprattutto capiremo cosa possiamo fare, tutti insieme, affinché le risorse stanziate dal Governo vengano spese nel più breve tempo possibile”. Chiosa il presidente Renzo Di Sabatino

 

Teramo 5 marzo 2015

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