Mosciano Sant’Angelo. LAVORO – SOLIDARIETA’ questi sconosciuti

Al Sig. PREFETTO di TERAMO

Al Sig. Presidente della Regione Abruzzo

Al Sig. Sindaco Comune di Mosciano S. Angelo

 

LAVORO  – SOLIDARIETA’  questi sconosciuti

 

Ho tanta voglia di lavorare,  ho sperimentato già molte volte l’amarezza di vedermi sbattere la porta in faccia e di continuare ad essere aiutato da amici: chi mi offre il caffè, chi un pasto, chi  qualche cosa da portare a casa per la cena e così via; ah dimenticavo….. ultimamente un amico ha fatto una colletta  per comprarmi una stufetta a legna, con questo freddo dormivo in macchina per riscaldarmi

Non sono stato mai aiutato dalla Croce Rossa o da altre Associazioni,soltanto una volta dalle  Vincenziane ho avuto un aiuto e da una Signora che si interessa tanto alla mia situazione.

Ora ho deciso di uscire dal silenzio, privo della mia autostima,privo di una vita sociale,vivo una situazione grave, difficile anche parlarne.

Non ho alcuna entrata, sottolineo nessuna,ho bussato a tante porte perché voglio lavorare, anche per quanche mese,ma non ho avuto fortuna neanche in questo.

L’indifferenza di chi potendo non ha voluto,ha spento la mia vita

Cerco di lottare, ma quando sai che non hai nulla e aspetti sempre che qualche cosa accada e che qualche amico ti aiuti, sempre   con la consapevolezza di non sapere se mangerai a pranzo o a cena e, senti l’ansia che ti divora come una piovra, che ti divora ogni giorno di più, questa non è vita

Penso che questa situazione sia una violenza che viene fatta a me  e a tanti come me, una violenza da parte dello Stato e da tutti coloro che governano , che sottovalutano le richieste di aiuto e ledono la dignità umana

Aspettando che la coscienza di qualche persona si svegli presto, ringrazio e porgo saluti

Mattia

 

Mosciano S. Angelo, 2 marzo 2015

 

Lettera segnalata dalla Sig.ra Damiana Pinna di Giulianova

damiana.pinna@giulianovapaese.it