Paride. Rispondono in dieci alla manifestazione d’interesse Oltre a grandi gruppi europei anche cinque Ati con partner locali

 

 

 

Sono dieci i soggetti imprenditoriali che hanno risposto alla manifestazione d’interesse per il progetto europeo Paride con il quale si procederà alla sostituzione di circa 60 mila punti luce in tutta la provincia. Aziende nazionali ed europee, specializzate nelle reti smart grid  ma anche cinque raggruppamenti d’impresa in rappresentanza di 13 aziende e fra queste alcune locali. “Un vero successo – commenta il consigliere delegato Massimo Vagnoni – a dimostrazione che il progetto ha un valore aggiunto sul piano dell’innovazione molto forte ed è ritenuto appetibile sul piano economico”.

 

Entro la prossima settimana saranno verificati  i requisiti di ammissibilità e alle imprese in regola verranno inviate le lettere d’invito per la gara d’appalto vera e propria: quest’ultima sarà esperita entro il mese di aprile. Entro settembre, infine, da cronoprogramma europeo, bisognerà arrivare a firmare il contratto con i tre affidatari: il bando, infatti, è suddiviso in tre lotti (una per ogni Associazione di Comuni) e nessuno potrà essere affidatario di più di un lotto.

 

E’ l’occasione per ribadire che sono totalmente infondate le informazioni, purtroppo contenute anche in alcune delibere comunali, sulla conclusione del progetto nel 2021 – spiega Vagnoni – questa data, definita dalla stessa Commissione europea, si rifesce alla durata dell’ATS. Le associazioni di Comuni devono rimanere in vita fino al 2021 e questo per ragioni contabili e di monitoraggio ma la realizzazione della rete, una volta assegnati i lavori, dovrà essere conclusa in un lasso di tempo che va dai 12 ai 24 mesi; dipende dal numero di punti luce da sostituire nei singoli Comuni. Nulla a che vedere, quindi, con asseriti ritardi: il cronoprogramma del progetto, ben conosciuto dai Comuni sin dal momento dell’adesione, prevede che l’assegnazione deve avvenire entro il 30 settembre e noi siamo perfettamente nei termini. Non essendo mutate le condizioni poste al momento dell’adesione volontaria da parte dei Comuni, e tenuto conto della fase avanzata del progetto, mi auguro che  le pur legittime perplessità avanzate da alcune amministrazioni possano trovare adeguate risposte nel corso degli incontri che unitamente alla struttura tecnica della Provincia stiamo portando avanti con le ATS. Adesso, infatti, l’obiettivo è quello di acquisire quante più informazioni possibili in maniera da rendere il capitolato d’appalto della prossima gara aderente alle esigenze dei singoli territori”

 

 

La rete “intelligente” – con una serie di servizi aggiuntivi che ogni Comune potrà personalizzare dal wi-fi alla video sorveglianza – sarà realizzata con l’investimento dei privati che partirà da un minimo garantito di circa 16 milioni di euro. La base della gara, infatti, con offerte migliorative, prevede per Costa blu nord: Bellante, Colonnella, Civitella del Tronto; Controguerra, Corropoli, Giulianova, Tortoreto. (6.044.790 euroGran Sasso: Teramo, Basciano, Castel Castagna, Castelli, Cermignano, Colledara, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso d’Italia, Montorio al Vomano, Penna Sant’Andrea, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana. (5.670.844 euro)  Costa blu sud: Arsita, Bisenti, Castiglione M.R., Castilenti, Montefino, Martinsicuro, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Pineto e Silvi (4.784.364 euro).

 

Al ribasso, invece, verranno aggiudicate le offerte per i canoni annui – contratto per 16 anni – anche in questo caso suddivisi per Ats: Costa blu nord (2.749.826 euro);  Gran Sasso (2.569.102 euro); Costa blu sud (2.185.604 euro).

 

Teramo 26 febbraio 2015