Giulianova. Mariagrazia Petrino, nel sangue l’arte.

Mariagrazia Petrino in arte MITSU

 

Mariagrazia “MITSU” Petrino nasce a Giulianova il 9 gennaio 1976. Sarebbe stato più naturale farla nascere in una cittadina nipponica per spiegare il suo innato amore per tutto ciò che è orientale, una passione che caratterizza anche il suo tratto che si ispira a quello manga. Pronipote del pittore giuliese Mario Lupo, famoso soprattutto nella zona di San Benedetto del Tronto e Grottammare, forse apprende l’amore per l’arte dallo zio pur non vivendo la sua fase artistica perché troppo piccola, ma rivivendolo sicuramente nella profondità dei suoi quadri, in quei gabbiani che raccontano la speranza e la libertà creativa.

Mitsu, Mariagrazia Petrino (C) Foto Ilaria Di Sabatino
Mitsu, Mariagrazia Petrino (C) Foto Ilaria Di Sabatino

Impara a leggere giocando con i cartelloni che la madre (insegnante di sostegno) disegnava per insegnare e  facilitare la lettura ai suoi alunni, raffiguranti i principali personaggi dei cartoni animati di quel tempo. Cresce continuando ad amare alcune serie animate, alcuni personaggi, copiando i disegni di Walt Disney, creando storie e personaggi, leggendo Topolino, Diabolik, Tex fino all’arrivo dei Manga in Italia ed li è amore a prima vista. Disegnando fin da quanto era piccola, attratta dai cartoni animati ovviamente giapponesi, dal loro tratto e dalla loro origine e per molti anni è autodidatta. Quando sente la necessità di approfondire le reali tecniche per la costruzione di un fumetto si iscrive e  frequenta per  5 anni la scuola del Fumetto Adriatica a Martinsicuro. Lascia poi la scuola del fumetto, per intraprendere da sola il percorso che, dopo due anni,  oggi l’hanno portata a pubblicare, grazie a Teke Editori, ben due fumetti: Maru Maru Strips e Maru Maru e l’MGBD il meraviglioso gioco del baseball “primo manuale italiano” a fumetti per insegnare il baseball ai bambini; un progetto voluto dalla Federazione Italiana Baseball e Sotfball. Dalla sua matita e fantasia nasce dunque il piccolo e simpatico draghetto Maru Maru, che vive le sue avventure quotidianamente perseguitato da una pallina da baseball, che trova sempre la maniera di procurare alla sua vittima terribili scherzi. Maru Maru con la sua ingenua dolcezza e attraverso le sue disavventure silenziose (Maru Maru non parla) è capace di un linguaggio immediato e universale che va diretto al cuore dei bambini;

Mariagrazia (Mitsu) Petrino, foto Ilaria Di Sabatino
Mariagrazia (Mitsu) Petrino, foto Ilaria Di Sabatino

con il suo candore e la sua simpatia ha già conquistato i piccolissimi. La sua visione è contemporanea, ma contaminata da elementi fantastici, un grande sforzo di sintesi in cui la risata scaturisce da situazioni surreali comunicate solo attraverso la forza del segno grafico. Nessun supporto linguistico, solo trascrizioni onomatopeiche, uno strumento universale che ha un significato più profondo di una casuale scelta stilistica. Mariagrazia osserva il mondo dei bambini, in cui lavora come insegnante di sostegno (nell’Istituto Comprensivo di Martinsicuro), e crea un fumetto che possa essere letto da tutti, senza distinzione di lingua e con un unico obiettivo, provocare la risata dei piccoli lettori. Lei definisce inconscia la sua ispirazione, forse di tratta di istintiva empatia verso il proprio lettore. In occasione del Lucca Comics and Games 2014, fiera frequentata dall’autrice ormai da 12 anni,  il piccolo draghetto è stato presentato alla fiera internazionale del Lucca Comics and Games 2014, nel padiglione del Lucca Junior dedicata ai bambini (dove Maru Maru è già conosciuto da due anni) quale mascotte di tutte le attività giovanili del baseball nazionale e in futuro della Nazionale degli Azzurri.

 

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