Teramo e Provincia

Atri. PD: Un Consiglio particolare

 

 

 

La seduta del Consiglio Comunale di ieri sera è stata molto insolita, e a suo modo innovativa. Non certo per l’approvazione di debiti fuori bilancio (alcuni dei quali relativi addirittura al Festival del Reportage del 2009): a questo ormai siamo abituati, purtroppo. Non era mai successo, invece, che questa maggioranza riconoscesse esplicitamente di aver fallito, su due questioni importanti: la gestione del Centro Turistico Integrato e la delibera ARAN, finalmente annullata dopo sei mesi di documentate argomentazioni da parte del nostro Gruppo.

Non meno innovativa è stata poi la strategia che la destra ha deciso di adottare per sviare l’attenzione da questa duplice disfatta: fare l’opposizione all’opposizione, prendendosela prima con la pagina Facebook del nostro Circolo (di cui il Sindaco, pur assente dai social network, si è rivelato lettore attento) e poi con i Consiglieri Prosperi e Ferretti, interrogati a lungo sulla sanità e sulla viabilità. Visto che se governiamo facciamo degli svarioni, devono essersi detti, meglio far finta di essere all’opposizione, e pretendere che i problemi lasciati irrisolti da anni di gestione di centro-destra dell’intera filiera Governo-Regione-Provincia-Comune vengano risolti in pochi mesi da due Consiglieri non pagati; tanto più che con Ferretti il Sindaco ha ancora il dente avvelenato, perché gli ricorda il rovinoso crollo delle sue ambizioni sovracomunali.

Tornando alle cose serie: sulla gestione del Centro Turistico Integrato la Giunta ha evidenziato palesi divisioni interne, tanto che non è neanche stata in grado di proporre una linea di condotta unitaria. Resta il fatto che si è passati da propagandare l’operazione CTI come fiore all’occhiello dell’Amministrazione a mettere la questione in mano agli avvocati, lasciando gli utenti senza alcuna certezza per il futuro, salvo una: per usare le parole dell’Assessore competente,“lo sport va verso un modello di business”, e anche Atri deve adeguarsi. Traduzione: chi non paga (non il Comune, ma i privati cui il Comune affida gli impianti comunali) non gioca.

Sulla delibera ARAN invece una posizione chiara e unitaria della Giunta c’è stata. Essa ha finalmente riconosciuto di aver fatto approvare un atto illegittimo, e di aver trascurato le nostre ripetute e documentate segnalazioni per mera testardaggine. Ci hanno ricordato che nel Consiglio Comunale di agosto, dopo aver correttamente denunciato l’irregolarità della delibera, ci astenemmo invece di votare contro: ma ciò accadde perché alle nostre osservazioni si rispose citando un parere legale che il nostro Gruppo non aveva potuto esaminare, perché non gli era stato fornito, pur essendo arrivato in Comune più di un mese prima. Ma lasciamo stare il passato: diamo atto alla maggioranza dell’onestà politica di ammettere il proprio fallimento. Meglio tardi che mai. Resta il fatto che così facendo ha solo fatto perdere tempo all’azienda, e se dopo quella seduta non avessimo insistito per sanare quest’irregolarità, con continue richieste di riconvocazione del Consiglio, e anche scomodando il Prefetto, la collettività atriana sarebbe stata esposta a possibili ricorsi, con conseguenze patrimoniali facilmente intuibili.

Per una volta, insomma, noi siamo stati quelli che risolvevano i problemi per il bene della collettività e loro quelli che si lamentavano per le cose che non vanno bene: noi sembravamo la maggioranza e loro l’opposizione. Un Consiglio proprio particolare. O no?

 

PARTITO DEMOCRATICO – CIRCOLO DI ATRI

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