Pescara. Il M5s presenta un’interrogazione urgente per sapere in che modo e a quale scopo i dipendenti del Comune possono modificare la banca dati della Soget

 

 

M5S AD ALESSANDRINI: “CHIAREZZA SUI VENTI ACCOUNT SOGET”

 

Scoperti 20 profili di accesso alla banca dati della Soget attraverso i quali i dipendenti del Comune potrebbero modificare informazioni e contenuti forniti dall’agenzia di riscossione

 

 

Il movimento 5 stelle chiede risposte precise ed immediate all’amministrazione Alessandrini in merito all’esistenza di venti account che consentirebbero ad alcuni dipendenti comunali di modificare la banca dati dell’agenzia di riscossione Soget.

 

La richiesta di fare immediata chiarezza sui venti profili di accesso ai dati, presentata sotto forma di interrogazione urgente nel Consiglio comunale del 26 gennaio, nasce dopo una serie di azioni portate avanti dai 5 stelle per chiarire quello che è diventato ormai un “caso” all’interno del Comune e che è esploso in Consiglio comunale a ridosso delle feste natalizie.

 

Il 24 dicembre scorso infatti dopo aver scoperto, in seguito ad una visita presso la Soget stessa, che il Comune possiede 20 profili di accesso alla banca dati dell’agenzia di riscossione (collegati ad altrettanti dipendenti del Comune di Pescara), i consiglieri comunali del M5S si sono rivolti immediatamente al dirigente dei Tributi per ottenere un accesso alla procedura informatica e svolgere un’analisi sui crediti inesigibili necessaria e indispensabile ai fini della votazione sulla procedura di predissesto prevista in Consiglio a fine anno.

 

Quando però i consiglieri hanno richiesto presso l’ufficio tributi di poter utilizzare uno degli account per reperire informazioni sui dati, si sono visti negare l’utilizzo con la giustificazione che tra le presunte funzionalità attribuite ai nomi utente vi fosse anche la possibilità di poter modificare i dati stessi.

 

<Alla notizia che fosse anche solo lontanamente possibile modificare le informazioni contenute nella banca dati della Soget> affermano i consiglieri comunali <abbiamo richiesto, durante il consiglio comunale del 30 dicembre, di sospendere la seduta e di rimandare la votazione del “piano pluriennale di riequilibrio” al fine di gettare prima luce su un aspetto così dirimente, anche per il ruolo fondamentale che tale agenzia di riscossione ha nel certificare i residui attivi esigibili ed inesigibili del Comune ed in base ai quali si è giocata tutta la partita del predissesto>.

 

La richiesta sospensiva presentata dai pentastellati è stata però negata nel Consiglio di fine anno così come è stata rigettata, pochi giorni fa, anche la successiva richiesta di poter usufruire di un ulteriore account per la sola possibilità di visionare le notizie, le informazioni e i dati utili all’espletamento del mandato; un diniego all’accesso giustificato, come si legge nella nota, dalla possibilità di poter “ottenere dai competenti uffici comunali” le informazioni, “ma non l’accesso diretto alle stesse”.

 

<La scelta di avviare la procedura di predissesto e di caricare sulle spalle dei cittadini pescaresi un nuovo debito che potrebbe arrivare anche a 35 milioni di euro e di imporre aliquote delle tasse al massimo per i prossimi dieci anni> dichiarano i pentastellati <è stata fatta anche sulla base dell’importo dei residui attivi inesigibili ovvero circa 17 milioni di euro che il Comune avrebbe dovuto incassare, ma che sono stati eliminati perché dichiarati non più esigibili>

 

<Se fosse dimostrato che venti dipendenti comunali possiedono un “superpotere” ovvero la possibilità di modificare la banca dati della Soget , cosa succederebbe?> si chiedono i tre consiglieri Sabatini, Alessandrini e Di Pillo < saremmo di fronte a una notizia estremamente grave ed anche “potenzialmente pericolosa”>. <Cosa accadrebbe se fosse dimostrata la possibilità di modificare, per esempio, la data di una posizione debitoria dal momento che, in base ad essa, si può procedere alla prescrizione di un pagamento da parte di un soggetto specifico? Quali garanzie potremmo avere circa l’attendibilità dei dati in base ai quali è stata presa una decisione fondamentale per i prossimi 10 anni come quella del cosiddetto predissesto? >.

 

Per gettare luce sulle effettive funzionalità di tali account e sulle possibilità di “manipolazione” che ciascun dipendente avrebbe sui dati e sulle informazioni del database della Soget, il Movimento 5 stelle ha interrogato l’amministrazione Alessandrini chiedendo, appunto: i nominativi di tutto il personale che disponga degli account stessi, le date di assegnazione di questi ultimi, la presenza di periodi di validità legati ad essi e, soprattutto, di rendere trasparente in che modo e a quale scopo tali account vengano utilizzati dai loro assegnatari.

 

Non avendo riconosciuto un carattere di urgenza all’interrogazione presentata dai consiglieri a 5 stelle, il Presidente del Consiglio ha rimandato, come previsto da regolamento, la risposta dell’amministrazione che dovrà comunque fornire, in tempi brevi, tutte le spiegazioni e le delucidazioni richieste dal movimento 5 stelle sulla questione dei venti account.

 

< Il fatto di non aver ritenuto urgente questa interrogazione è per noi estremamente grave> concludono i consiglieri del m5s <se alcune delle ipotesi formulate trovassero conferma si getterebbe un’ulteriore ombra sui presupposti che hanno portato a decidere di avviare la procedura di predissesto>.

 

M5S