Abruzzo

Pescara. Il M5S accusa il centrosinistra di non aver voluto considerare soluzioni e proposte per puro spirito di contraddizione e sterile “campanilismo politico”

 

Il M5S incalza Marco Alessandrini: “UN NULLA DI FATTO. NESSUNA RISPOSTA O AZIONE PER RISOLLEVARE LE SORTI DELL’EDILIZIA IN CRISI”

La maggioranza non vota l’unico ordine del giorno presentato – quello del M5S – perché “troppo denso e ricco di aspetti” arrivando a chiudere ,per la prima volta, un consiglio comunale straordinario senza un atto di impegno politico

Il Movimento 5 stelle accusa di immobilismo ed inerzia politica l’amministrazione Alessandrini per aver concluso il consiglio comunale straordinario ad adunanza aperta senza sottoscrivere alcun atto concreto per risollevare le sorti dell’edilizia in crisi.

«Le imprese e gli operatori intervenuti in Consiglio comunale per avere risposte dall’amministrazione di questa città» dichiara la consigliera M5S Erika Alessandrini «hanno assistito all’ennesimo atto del partito unico: parlare piuttosto che fare. Nessuna proposta, nessun programma concreto, solo poche e confuse intenzioni. L’assessore all’edilizia Santavenere, in un consiglio comunale così importante, si è limitata ad interpretare l’imbarazzante ruolo di spettatrice silenziosa senza esporre una minima idea o soluzione sulla questione. Si dovrebbe forse rivedere l’assegnazione di una delega così rilevante».

«La città» continua la consigliera pentastellata Erika Alessandrini «dovrebbe rabbrividire di fronte a chi, come il capogruppo del PD Marco Presutti, ritiene un “pericolo per la democrazia” presentare atti concreti e dichiara di non voler votare un atto di impegno politico perché “troppo denso e ricco di aspetti”».

L’atto in questione è un ordine del giorno che il movimento 5 stelle ha presentato – unica forza politica a farlo – in cui si chiedeva all’amministrazione di elaborare in tempi brevi, entro massimo 30 giorni, un documento programmatico ed operativo in grado di definire un quadro di interventi per le politiche urbanistiche.

Cinque i punti per risollevare il settore dalla crisi e dare nuovamente centralità alle politiche urbanistiche messe in crisi dagli ultimi interventi deregolatori dello Stato e della Regione (piano casa, recupero abitativo dei sottotetti, decreto “del fare”, decreto “sblocca Italia”):

  • una variante al PRG per la rigenerazione urbana di siti abbandonati, dismessi e comunque degradati in centro e nelle periferie;

  • creazione di un villaggio artigiano nelle aree del consorzio industriale ASI ValPescara al fine di riutilizzare vecchi capannoni dismessi creando spazi per tutte le attività artigianali di servizio alla città (carrozzieri, meccanici, elettricisti, fabbri, falegnami, ecc.);

  • un piano di formazione scientifico e professionale per la riconversione di impresa e della forza lavoro al fine di reimpiegare gli operatori del settore dell’edilizia nella filiera della produzione di materiali innovativi ed ecologici approfittando di un mercato italiano ed internazionale in forte espansione;

  • il recepimento del Decreto Sviluppo in forma “SMART” che vincoli gli incrementi volumetrici all’effettivo reperimento di spazi pubblici per i cittadini;

  • la costituzione di un Fondo Immobiliare Pescara dove far confluire il patrimonio immobiliare pubblico e privato per progetti di impresa innovativi (co-working) e di social housing, per legare la rivitalizzazione edilizia a quella economica e sociale.

«Né il centrodestra che ha voluto questo consiglio straordinario, né il centrosinistra che governa la città hanno messo sul tavolo proposte concrete» afferma la Alessandrini «solo il movimento 5 stelle, dopo gli interventi delle organizzazioni del settore e dei cittadini, ha sottoposto all’aula la votazione di un ordine del giorno: un atto cioè fattivo per dare una risposta immediate agli operatori del settore».

La presentazione dell’ordine del giorno ha però scatenato “una reazione allergica degli anticorpi del sistema” generando una richiesta surrealeda parte del centrodestra e del centrosinistra che hanno chiesto congiuntamente al Movimento 5 stelle di ritirare l’ordine del giorno con le uniche azioni che avrebbero impegnato il Comune di Pescara ad intervenire nel settore.

«Nel momento in cui abbiamo confermato di voler dar seguito, attraverso la votazione, al documento operativo e concreto di intervento per le politiche urbanistiche» afferma la consigliera pentastellata «abbiamo assistito alla bocciatura della proposta, con il voto contrario del centrosinistra e l’astensione del centrodestra, per puro spirito di contraddizione e per sterile “campanilismo politico” ».

Il risultato è stato il totale nulla di fatto. Il consiglio comunale straordinario si è così concluso senza dare nessuna risposta o assunzione di impegni verso chi vive quotidianamente la profonda crisi dell’edilizia. Il Movimento 5 Stelle non permetterà a questa Amministrazione di rimanere inerte ed immobile su un settore vitale per la città e ripresenterà una proposta di delibera programmatica ed operativa sull’argomento.

 

Ufficio stampa m5s Pescara

 

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