Teramo. Confartigianato Imprese Teramo: SI ALLA RIDUZIONE DELLA TASSA CAMERALE DEL 35% PER L’ANNO 2015, DEL 40% 2016 E DEL 50% 2017

NO AI TAGLI AI DIPENDENTI SALVAGUARDANDO GLI STIPENDI DA FAVOLA DEI DIRIGENTI, LE INDENNITA’ E I GETTONI DI PRESENZA DEI COMPONENTI DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO – NO ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO ECONOMICO ESERCIZIO 2015 – QUESTI SONO I VOTI ESPRESSI DA DAL PROF. LUCIANO DI MARZIO NEL CONSIGLIO CAMERALE DI LUNEDI’ 22 DICEMBRE.

 

Grave l’assenza del Presidente e del Segretario all’incontro in prefettura sulla vertenza del preannunciato taglio ai dipendenti, ma caso strano, da quello che si legge sui quotidiani, vorrebbero assumere un altro dirigente, licenziare parte del personale e dismettere i servizi erogati sul territorio di Alba Adriatica e Mosciano Sant’Angelo. Vogliono chiudere le due sedi in cui un solo dipendente riesce ad erogare i servizi che vengono richiesti. La CONFARTIGIANATO è contraria all’abolizione delle sedi sul territorio provinciale.

La Giunta Camerale supportata da tutto il Consiglio AD ESCLUSIONE DELLA CONFARTIGIANATO negli ultimi 10 anni non si è preoccupata minimamente delle difficoltà che ogni giorno devono affrontare gli imprenditori della provincia di Teramo, i quali, dopo tanti anni di sacrifici, sono costretti a chiudere le loro attività fino ad arrivare, in alcuni casi, perfino al suicidio. Sinceramente questi amministratori ci sembrano più politici che imprenditori mentre sono stati chiamati ad amministrare la Camera di Commercio di Teramo in questa seconda veste.

L’UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI e PMI – CONFARTIGIANATO Teramo a suo tempo scelse di votare un Presidente che non era un uomo politico e partecipò con il prof. Di Marzio all’attività della Giunta Camerale. Dopo pochi anni, nostro malgrado, ci rendemmo conto che avevamo fatto la scelta sbagliata in quanto la politica si è subito impossessata della Camera stessa e, purtroppo, negli anni abbiamo visto quali sono stati i risultati prodotti. La politica ha sempre scelto i presidenti che si sono succeduti all’Ente Porto, ai componenti all’interno della Fondazione Tercas e di tutte le altre cariche di rappresentanza riservate alla Camera di Commercio di Teramo.

Dopo l’esperienza negativa delle Giunte Camerali passate il nostro auspicio è che i membri del prossimo Consiglio Camerale vogliano scegliere al meglio gli amministratori che, come primo impegno, dovranno risolvere i problemi delle imprese della provincia di Teramo. Solo se sarà così noi saremo al loro fianco.