Teramo e Provincia

Roseto. Il Coordinamento Mia Casa Abruzzo chiede da tempo il ripristino del “riscatto graduale e sociale”degli alloggi popolari

Mia Casa Abruzzo

Coordinamento Regionale

Tel. 085-8944932 – Fax. 085-915064 – Cell. 330-431480

COMUNICATO STAMPA

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ed il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, con l’intesa della Conferenza unificata dei Presidenti delle Regioni, hanno approvato uno schema di Decreto contenente le procedure per la vendita all’asta”degli immobili di Edilizia Residenziale di proprietà dei Comuni, delle ATER e degli ex-IACP Istituti Autonomi Case Popolari e GESCAL.

Il Mia Casa Abruzzo chiede da tempo invece il ripristino del “riscatto graduale e sociale”degli alloggi popolari con il recupero integrale dei contributi GESCAL e dei canoni già versati dagli Inquilini e Assegnatari aventi diritto al riscatto medesimo.

La concessione a riscatto”degli alloggi permetterà agli attuali Assegnatari di accedere, dopo tanti anni di attesa, di potere finalmente diventare proprietari della loro prima e unica abitazione”, mentre gli alloggi che resteranno in assegnazione ed a “canone sociale” verranno amministrati sulla base delle norme stabilite dalla Legge Regionale 25 ottobre 1996, n. 96.

Le famiglie attualmente assegnatarie di alloggi ATER – ex-IACP, ex-GESCAL e di proprietà dei Comuni – sono così distribuite nelle 4 Province e nei rispettivi Comuni: L’Aquila 6.874 (n. 108 Comuni); Chieti 5.146 (n. 104 Comuni); Pescara 5.556 (n. 46 Comuni); Teramo 2.772 (n. 47 Comuni). Non è certo responsabilità degli Inquilini e degli Assegnatari se le ATER della Regione Abruzzo si trovano in una fase di pre-dissesto e versano in gravi difficoltà economiche e finanziarie!

Il reddito complessivo della maggior parte di queste famiglie è molto basso: più del 57% per cento di esse si trova, in piena crisi economica e davanti agli occhi di tutti, appena al di sopra del livello minimo di povertà, il 24% sotto al livello di povertà ed il restante 19% vive in condizioni di estrema indigenza, e tantissime sono, purtroppo, sotto la mannaia di sfratti esecutivi e minacce di sgombero forzato e senza alcuna dignitosa sistemazione alternativa.

La vendita generalizzata attraverso bandi ad asta pubblica”anche di interi edifici e caseggiati popolari, sconvolgerà la vita quotidiana di migliaia di famiglie abruzzesi, molte delle quali, non avendo i mezzi economici per acquistare in contanti e nemmeno con un mutuo la loro attuale abitazione, saranno sottoposte a mobilità obbligatoria”, mentre la maggior parte di esse perderanno, per sempre, un diritto acquisito al riscatto, sancito dall’art. 47 della Costituzione Italiana e dalle Leggi istitutive degli IACP, dell’INA-Casa e della GE.SCA.L (Gestione Case per Lavoratori).

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Coordinatore regionale MIA CASA ABRUZZO

Roseto degli Abruzzi 18.12.2014

 

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