Teramo e Provincia

Teramo. Al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione: accoglienza e progetti di integrazione per i migranti di Mare Nostrum temporaneamente ospiti in provincia.

 

 

 

Si è riunito ieri 11 novembre 2014, presso questa Prefettura, il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, composto dai rappresentanti delle FF.OO., delle Amministrazioni, Enti ed associazioni a qualsiasi titolo competenti ed interessati alle tematiche dell’immigrazione, presieduto dal Vice Prefetto Vicario dr.ssa Silvana D’Agostino.

Il Consiglio ha affrontato, in particolare, le problematiche relative alla prima accoglienza dei cittadini stranieri migranti presenti nel territorio provinciale: n. 229 persone – cui vanno aggiunti altri n. 116 richiedenti asilo presenti presso le strutture SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) costituito dalla rete degli enti locali) – attualmente ospitati presso strutture convenzionate, selezionate sulla base di apposita procedura ad evidenza pubblica.

Nel corso della riunione è emerso che l’esperienza dell’accoglienza, avviata in questa provincia sin dal mese di marzo scorso, può considerarsi ampiamente positiva.

Non sono stati rilevati nel periodo problemi rilevanti di ordine pubblico né particolari situazioni conflittuali con le popolazioni dei Comuni ove insistono i centri di accoglienza; permangono solo perplessità ed interrogativi in una parte di dette comunità – come riportato dai Sindaci di Alba Adriatica e di Martinsicuro – circa il futuro dei migranti ospiti, una volta terminato il periodo di accoglienza.

Anche sotto il profilo sanitario non sono emerse criticità. I referenti della ASL presenti all’incontro (dr. V. Profeta, G. Pinto e T. Ceci) hanno riferito, infatti che negli screening sanitari condotti sui migranti, sono risultate frequenti patologie di carattere dermatologico e/o psicologico  dovute, per lo più, alle difficili condizioni di viaggio; rimane improbabile il rischio di un contagio da malattie infettive, ad esempio da Ebola, in quanto i tempi di incubazione della malattia non sono compatibili con i tempi, molto più lunghi, del viaggio affrontato per raggiungere il nostro Paese.

Circa le istanze di cui i Sindaci si sono fatti portavoce, la dr.ssa D’Agostino ha tenuto a rimarcare che l’accoglienza, seppur temporanea, non può trascurare elementi di umanità e di solidarietà che favoriscono l’inclusione sociale. Pertanto, ha chiesto ai medesimi nonché agli Enti del privato sociale ed ai gestori delle strutture di accoglienza, di promuovere insieme, laddove necessario, percorsi di integrazione, che la Prefettura si impegna a sostenere.

La riunione si è conclusa invitando le Associazioni che operano a diretto contatto con gli stranieri, a sensibilizzare gli immigrati presenti sul territorio provinciale al rispetto dei termini stabiliti nell’Accordo di integrazione, sottoscritto in Prefettura al momento della regolarizzazione della loro presenza sul territorio nazionale.

Teramo, 12 novembre 2013

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