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MEDICINA ESTETICA: UNO SU QUATTRO INSODDISFATTO DEL TRATTAMENTO TROVATO SUL WEB. “CURE APPROSSIMATIVE E PERICOLOSE”. GLI INTERVENTI PIU’ RICHIESTI

Si è aperta oggi una due giorni di alto interesse sociale etico e scientifico, con risvolti economici significativi. A Firenze la 2° edizione dell’Aesthetic Medicine Practical International Congress: quest’anno focus sulle gambe e sul viso.

 

Secondo congresso sulla Medicina Estetica: formazione interdisciplinarietà e terapie innovative. Oltre 600 gli specialisti attesi. Crescono gli interventi estetici. Il botox, il più richiesto.

 

Si è aperta a Firenze, nel prestigioso Palazzo dei Congressi, la seconda edizione dell’AMPIC, Aesthetic Medicine Practical International Congress, sino a domani 22 novembre. Il congresso, che coinvolge 600 specialisti del settore, organizzato dalla dott.ssa Maria Albini e dalla dott.ssa Cinzia Forestiero, è presieduto dal Prof. Giovanni B. Agus, Presidente d’Onore del Collegio Italiano di Flebologia. All’appuntamento, partecipano molti specialisti anche dall’estero, soprattutto dalla Russia e dalla Gran Bretagna. Tra gli specialisti presenti vi sono anche il chairman ad Ampic, Umberto Solimene, nuovo presidente della Femtec, la Federazione mondiale del termalismo, e Maurizio Ceccarelli, Direttore dell’International Centre for Study and Research in Aesthetic and Physiological Medicine. “Quest’anno – spiega il Prof. Agus – honoring country sarà la Russia, che vede una grande crescita della medicina estetica e presenta molte novità interessanti aprendosi ad un fattivo confronto con la tradizione italiana di medicina estetica”.     

 

DIFFIDARE DALLE OFFERTE DEL WEB Secondo gli specialisti, una persona su quattro è insoddisfatta del trattamento ricevuto o ha subìto in passato danni fisici di varia gravità.Con l’avvento dei coupon e dei buoni sconto – aggiunge la dott.ssa Cinzia Forestierol’intervento del medico estetico ha perso di autorevolezza a causa di queste “cure approssimative”, che attraggono grazie ai loro prezzi irrisori. Talmente approssimative da poter essere considerate pericolose. Occorre diffidare di simili offerte e mettersi nelle mani di specialisti di fiducia. Spesso queste strutture programmano un piano di trattamento senza valutare le cause delle patologie e tutte le variabili del nostro organismo. Si può incorrere a danni irreversibili: tra le più pericolose, l’aborto o addirittura la morte stessa”.

“Ci sono colleghi o finti tali – aggiunge Maria Albini – che vendono trattamenti non adeguati. Occorre tutelare, informarsi, chiedere in giro, prima di qualsiasi prenotazione e, soprattutto, qualsivoglia intervento. L’Ordine dei Medici di Milano ha istituito un registro dei medici estetici che certifica che le persone iscritte che hanno avuto una preparazione adeguata. Un’iniziativa del genere sarebbe opportuna per anche le altre città italiane, per tutelare i pazienti e la loro salute”.

GLI INTERVENTI PIU’ RICHIESTI – E’ il Botox l’intervento più richiesto. Attualmente (Fonte: dati ISAPS The International Society of Aesthetic Plastic Surgery),  l’Italia è 13°nella classifica dei paesi che ricorrono maggiormente alla chirurgia plastica e medicina estetica. La liposuzione è nei pensieri del 19,8% delle italiane più dell’aumento del seno che raggiunge il 17% degli interventi di chirurgia plastica. Terza classificata è la blefaroplastica (13,5%), seguita dalla rinoplastica (9,4%) e dall’addominoplastica (7,3%).   Il botox supera l’acido ialuronico. L’indagine è stata condotta nei 25 principali paesi del mondo aderenti all’istituto, di cui fanno parte 20mila chirurghi plastici e medici estetici. Gli Stati Uniti sono in vetta alla classifica del maggior uso di chirurgia estetica, seguiti da Cina e Brasile.

Tra i paesi emergenti e i mercati più interessanti ecco la Russia e la Corea del Sud. Australia, Venezuela, Arabia Saudita, Olanda e Portogallo sono in ultima posizione. Va ricordato come gli interventi di medicina estetica, non siano chirurgici, né particolarmente invasivi, ragione forse per la quale il numero degli interventi di medicina estetica, condotti da medici estetici specializzati abbiano superato quello degli interventi di chirurgia plastica. Le richieste maggiori vertono sulle iniezioni del Botulino (32%), sulle infiltrazioni di acido ialuronico (20,1%) e sulla depilazione definitiva laser (13,1%).

INTERDISCIPLINARIETA’ – “L’interdisciplinarietà nella nostra specialità è fondamentale – sottolinea Maria Albini, responsabile sezione medicina estetica del Congresso – perché raccoglie parti di altre specialità. Ad esempio stretta è la collaborazione con i dermatologi per le epatologie della pelle e neoformazioni cutanee, con gli angiologi per le teleangectasie (esami capillari), con i nutrizionisti per il rapporto cibo e pelle, e con gli allergologi per le intolleranze”. 

LE NOVITA’ PRESENTATE AL CONGRESSO – La medicina estetica registra picchi di crescita anche in questi anni di crisi economica. Donne e uomini si affidano sempre di più a professionisti del settore per migliorare il proprio aspetto. Con un occhio alla correzione e uno alla prevenzione. L’economia stenta a riprendersi, ma gli italiani sembra che cerchino di combatterla curando di più il proprio aspetto. Se fino a pochi anni fa infatti andavano per la maggiore i trattamenti di correzione delle rughe, ora si pensa alla prevenzione delle stesse e si preferisce la naturalezza del volto rispetto alla correzione a qualsiasi costo.

 

Il Congresso punta l’attenzione sulle novità che riguardano il ringiovanimento del volto: se trattamenti quali filler e botulino conservano le loro posizioni, in grande aumento quest’anno sono i trattamenti di medicina estetica rigenerativa con plasma arricchito di piastrine e con cellule staminali adulte, che danno una biostimolazione particolarmente efficace e assolutamente sicura. Un’altra novità che sta dando ottimi risultati sono i fili biorivitalizzanti, soprattutto per la ridefinizione del profilo mandibolare e per il collo. I risultati di queste tecniche sono naturali e piacciono sia alle donne che agli uomini, che già da tempo ormai si sono avvicinati alla cosmesi e alla medicina estetica. Cautela crescente invece verso la chirurgia.

 

“E’ noto come la Medicina Estetica comprenda aree mediche così vaste e complesse che non possono essere affrontate globalmente in un evento di due giornate – spiega Giovanni B. Agus, Presidente del congresso e Presidente d’Onore del Collegio Italiano di Flebologia – di qui la scelta di dedicarci, ogni anno, ad un aspetto particolare della materia. Se la prima edizione aveva sviluppato il discorso sul viso, quest’anno ci occuperemo di ringiovanimento del terzo inferiore del volto e di estetica delle gambe con un titolo coerente: ‘Bellezza, armonia ed equilibrio’, i primi due termini associabili facilmente all’estetica ma non disgiungibili dall’equilibrio corporeo che deriva da corretta postura e bella andatura, tema che inaugurerà in maniera interdisciplinare il Congresso, riunendo insieme flebologi ad odontoiatri, e posturologi a ogni medico estetico completo, che non si fermi unicamente a singoli dettagli del nostro corpo”.

 

FOCUS SULLE GAMBE – Gambe e vene, salute e bellezza sono inestricabilmente legate. La flebologia estetica italiana che, prima al mondo, è nata proprio a Firenze nel 1986 con “Firenze Beauty” grazie al flebologo Gian Camillo Donadi ed al famoso stilista Emilio Pucci, si è data, ancora prima al mondo, Linee guida mediche specifiche, ora contemporaneamente pubblicate in italiano su Acta Phlebologica ed in inglese su International Angiology. Si parlerà dunque di prevenzione e di rimozione di vene varicose o di teleangectasie, gli inestetici “capillari”, utilizzando procedure moderne dalla scleromousse – e sarà presente il suo massimo esponente mondiale, l’italiano Lorenzo Tessari – alla ablazione con il Laser endovascolare. Le gambe sono “croce e delizia” anche per la loro forma, sempre determinata in buona parte dalla cattiva circolazione; e centrale sarà la sessione sulle “grosses jambes”, dalla funzione all’estetica, dove si distinguerà su differenti tipi di edemi o gonfiori, differenti tipi di celluliti, senza trascurare i linfedemi, abbandonati ai loro portatori con scarso interesse sanitario, quando invece il dismorfismo dell’apparenza è legato ad una modesta qualità di vita.

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