Abruzzo

COLDIRETTI: “PIZZABRUZZO” CON FARINA, MOZZARELLA E POMODORO A KM0 Tre giorni di SEMPLICEMENTE ITALIANA nel Mercato Campagna Amica di Pescara

 

Parte la petizione per la pizza made in Italy

 

Non solo la pizza con le patate di Avezzano o lo zafferano di Navelli, la focaccia con la ventricina vastese o il calzone ripieno di scamorza abruzzese. C’erano mille e più sapori, oltre ad un pubblico affamato ed incuriosito, questa mattina nel mercato di Campagna Amica di via Paolucci a Pescara, dove è stata inaugurata Semplicemente Italiana, la tre giorni dedicata alla pizza made in Italy. Un evento promosso da Coldiretti Pescara in collaborazione con Consorzio agrario di Abruzzo e Molise, Camera di Commercio di Pescara, Comune di Pescara e Accademia Pizzaioli chef italiani, per inaugurare in Abruzzo la petizione per sostenere la candidatura dell’arte della pizza quale patrimonio culturale immateriale dell’Unesco (che ha riconosciuto in passato la Dieta Mediterranea) e tutelarne così l’identità.

“La petizione – ha esordito il direttore di Coldiretti Pescara Alberto Bertinelli – è stata promossa per fare definitivamente chiarezza sull’origine italiana degli ingredienti e sulle modalità di preparazione della pizza e garantirne le condizioni igieniche e sanitarie ottimali. Dal 4 febbraio 2010 – aggiunge Bertinelli – la pizza napoletana è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità”. Un rischio diffuso all’estero e un’occasione per fare chiarezza anche in Italia dove quasi due pizze su tre (63 per cento) sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori. “Troppo spesso, infatti, viene servito un prodotto preparato – spiega la presidente di Coldiretti Pescara Chiara Ciavolich – con mozzarelle ottenute non dal latte, ma da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall’est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell’extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale”.

Una importante petizione che, complici i colori e i profumi delle pizze sfornate nel mercato allestito per l’occasione, ha subito dato i suoi frutti. Centinaia di persone hanno firmato la petizione, gustando le pizze preparare dall’Accademia dei Pizzaiuoli. Presenti il sindaco della Città di Pescara Marco Alessandrini, l’assessore alle attività produttive del Comune di Pescara Giacomo Cuzzi e il direttore del Consorzio agrario d’Abruzzo e Molise Fabio Colonna oltre al  presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti. Foltissimo il pubblico presente, costituito dai clienti abituali del mercato e da numerosi curiosi attirati dai prelibati profumi. Nell’ambito della giornata, l’Accademia Pizzaioli Chef italiani ha infatti proposto un contest con le Fantastiche 6: sei pizze preparate e esposte in una estemporanea mostra della PizzAbruzzo, preparate con farina ottenuta dal grano del Consorzio Agrario, con mozzarella dei caseifici regionali e con passata degli agricoltori abruzzesi. Tra le pizze presentate, la pizza Sciabicott con pomodoro, Alici, aglio rosso di Sulmona e prezzemolo preparata da Nicola Salvatore, presidente gruppo Abruzzo dell’Accademia pizzaiuoli chef italiani; la pizza Marsi&Travocc a base di patate di Avezzano, nero di seppia, zucca e finocchi marsicane della pizzeria Hombre di Francavilla; Aquilotta con pancetta, mozzarella e pecorino abruzzese, patate di Avezzano e zafferano di Navelli, Trebbiano e miele di Scanno della pizzeria Milù di Sambuceto; Hello Gusto Abruzzo con ventricina teramana, cipolla croccante, peperone, scaglie di pecorino abruzzese e guanciale preparata da Hello pizza di Montesilvano; focaccia Cruditepipè con crudi del mare Adriatico e pesto di rucola selvatica e aglio rosso di Sulmona; pizza Tratturo con passata di pomodoro a pera, mozzarella, ventricina vastese e caciocavallo al latte di pecora e olio extravergine delle Colline Teatine preparata da Il bosco delle meraviglie di Atessa, e per finire la fuori concorso pizza di Campagna Amica  “Le due sorelle” a base di formaggio stracchinato, ventricine vastese e teramana, mozzarella e primosale.

Ma non sono mancate degustazioni e assaggi di birra agricola e vino nuovo di accompagnamento e, per finire, il simpatico aperi-pizza che verrà riproposto anche domani e dopodomani alle 19.00.

Sull’importanza delle iniziative promosse da Coldiretti a favore della pizza made in Italy si è espresso durante l’incontro anche il presidente regionale di Coldiretti Domenico Pasetti.  “La pizza rappresenta indubbiamente un emblema del nostro patrimonio alimentare e viene associata ad alcuni ingredienti di tipica espressione dei nostri territori – dice Pasetti– il riconoscimento può rappresentare un formidabile contributo alle nostre iniziative a sostegno del made in Italy agroalimentare e dell’origine italiana degli ingredienti nei cibi della nostra tradizione. Il riconoscimento dell’Unesco avrebbe un valore straordinario per l’Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e in cui la pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale”. In occasione di semplicemente italiana, nel mercato di Campagna Amica sono stati esposti stand con le produzioni tipiche regionali e un gazebo del Consorzio Agrario di Abruzzo e Molise, in cui confluisce la maggior parte del grano tenero prodotto dai produttori abruzzesi e molisani, candidato naturale per la produzione di una pizza con farina interamente made in Abruzzo.

 

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