“Ancora una volta il governo mostra di non essere in sintonia con il Parlamento e con il Paese: il divieto di trascrivere matrimoni tra coppie omosessuali celebrati all’estero, più che una circolare interpretativa, è un preciso segnale politico contro il riconoscimento delle unioni gay. Ma con i diritti fondamentali delle persone non si gioca. FI è pronta ad impegnarsi per colmare il vuoto normativo che ancora consente al governo di opporre anacronistici veti e per approvare in tempi brevi una disciplina di carattere generale, finalizzata a regolare diritti e doveri dei componenti della coppia, anche dello stesso sesso, che convive stabilmente: esigenza ormai ampiamente sentita e riconosciuta nella società e nelle assemblee di Camera e Senato”.
Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, responsabile del Dipartimento per il sociale e per la solidarietà di FI, commentando lo stop del governo alle registrazioni di nozze gay contratte all’estero.
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