Teramo e Provincia

Teramo. Variante di Nereto. Vagnoni scrive alle associazioni che bloccano il progetto per il taglio di venti cripressi

 

 

 

 

Le opere pubbliche non si possono fermare se non per criticità tecniche o superiori interessi collettivi e non mi pare questo il caso. Così l’assessore alla viabilità, Massimo Vagnoni, che firma una nota indirizzata alle associazioni Task force ambientale di Alba Adriatica, al Comitato per la salvaguardia del cimitero di Nereto, all’Unione dei Comuni della Vibrata, ai Sindaci, alla Forestale e alla Giunta Regionale, replica alle contestazioni riguardanti la cosiddetta “variante di Nereto” secondo stralcio del progetto più complessivo di ammodernamento della 259.

 

L’opera, costo complessivo circa 1 milione e 600 mila euro, dopo aver superato tutti i tavoli di concertazione e le procedure deliberative, è stata conferita in appalto il 1 agosto e “per non incorrere in legittime richieste di risarcimento da parte della ditta aggiudicataria, bisognerà procedere alla consegna dei lavori a meno che entro 10 giorni tutti gli attori ai quali ho inviato la nota non si pronuncino con atti che giustifichino legittimamente la sospensione del provvedimento” chiarisce l’assessore Vagnoni.

 

Nel merito delle contestazioni mosse dalle Associazioni – che contestano il taglio di 20 cipressi – Vagnoni specifica: “l’abbattimento dei cipressi avviene previa autorizzazione del Corpo Forestale dello Stato e dopo aver riesaminato più volte il progetto. L’intervento ricalca fedelmente quanto previsto dagli strumenti urbanistici provinciali e comunali ed è  è stato adottato e reiterato dalle varie amministrazioni comunali che si sono succedute. Le soluzioni tecniche adottato e in particolare la rotonda, sono generate dal contesto generale già urbanizzato e dalle esigenze di garantire le migliori condizioni di sicurezza stradale, sicurezza che assicurata dalla soluzione progettuale approvata e che, proprio per questo, ha garantito per ben due volte il parere favorevole del Corpo Forestale”.

 

Nella nota inviata vengono ripercorse tutte le tappe amministrative e progettuali dell’intervento, i tavoli attivati, i confronti svolti: “Non vorrei che per uno strumentale gioco delle parti, come purtroppo accade spesso,  venga bloccata un’opera pubblica, quindi investimenti, quindi benefici per la collettività”.

 

Teramo 26 settembre 2014

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