Roseto degli Abruzzi. Comitato contro l’aumento della Tarsu: chiediamo la revoca “ora per allora” della Delibera n. 75 del 30 giugno 2010

 

Roseto degli Abruzzi

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COMUNICATO STAMPA

Le somme che ogni famiglia è stata costretta sino ad oggi a pagare sono il risultato, dimostrato dai fatti e, nel merito giuridico, dagli atti successivi del CIRSU, della SIGESA e delle 6 Amministrazioni Comunali di Roseto, Giulianova, Bellante, Mosciano, Notaresco e Morrodoro, che hanno attestato la cattiva gestione del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti negli anni considerati, nel corso dei quali si sono verificati due successivi aumenti della TARSU, il primo del 60% ed il secondo del 25%, ambedue del tutto ingiustificati, in quanto condizionati dalla necessità di dare copertura ai “presunti” maggior costi dei vecchi e dei nuovi servizi di raccolta differenziata e del porta a porta.

Pertanto, l’Amministrazione Comunale di Roseto deve restituire ai Cittadini aventi diritto e che sono state costrette a pagare somme non dovute, una cifra complessiva pari a1.400.000 euro.

La stessa Amministrazione Comunale viene di nuovo altresì “invitata” a “ripristinare un efficiente ed adeguato funzionamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, procedendo ad una valutazione attenta dei costi e dei benefici dell’affidamento del servizio in termini di efficienza, efficacia ed economicità della gestione, nonché in termini di ricaduta delle conseguenze sui Cittadini contribuenti, cui deriva una lesione diretta, concreta ed attuale, in partricolar modo derivante da ulteriori aumenti dei costi del servizio.

La rrestituzione delle somme non è “facoltativa”, ma è obbligatoria, in quanto la class action si basa sulla accertata “

Per il Comitato: il portavoce pro-tempore

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 5.9.2014