Giulianova. Ticket su disabili. Il sindaco Mastromauro e Cameli: “Una mazzata su famiglie e Comuni”.

 

 

Il sindaco Francesco Mastromauro e il vice Nausicaa Cameli prendono posizione contro l’introduzione, stabilita nel decreto regionale 92/2014, della quota di compartecipazione, a carico dell’utente o del Comune di residenza, per le prestazioni riabilitative ex art. 26 l. 833/78.

Nausicaa Cameli mentre accetta l'incarico ricevuto
Nausicaa Cameli mentre accetta l’incarico ricevuto

A partire dal 1 ottobre, come stabilisce il decreto, le famiglie dei disabili, assistiti sia in regime residenziale che semiresidenziale, dovrebbero quindi versare una quota pari al 30%, della retta totale per le prestazioni riabilitative. Si tratta di un elevato carico nei confronti di famiglie già in difficoltà, e che in questo modo avrebbero una ulteriore mazzata. Ma ci chiediamo anche e soprattutto – proseguono Mastromauro e Cameli –  quale sarà il destino di quei disabili che non hanno una famiglia. Il decreto prevede che qualora i familiari dei disabili non possano pagare, sarà il Comune di residenza a doversi fare carico. Ma è noto che i Comuni, tutti, finanziariamente sono in grosse difficoltà. Difficile, se non impossibile, fronteggiare anche questi pesantissimi oneri. Nel nostro caso, il Comune di Giulianova dovrebbe accollarsi le spese per i disabili in regime di residenzialità e di semiresidenzialità attualmente seguiti dalla Piccola Opera Charitas, dal Centro iperbarico di S. Atto e dell’ANFFAS. A volere dare qualche cifra per rendersi conto degli oneri a carico del Comune, si consideri che soltanto per i dieci pazienti privi di famiglie, in regime residenziale presso la Piccola Opera, dovremmo impegnare 240.000 euro all’anno. E tutto ciò dal 1 ottobre, cioè tra poco più di una decina di giorni. A questo punto – concludono il sindaco e il vice – chiediamo con forza di rivedere criteri e tempi di questo decreto, venendo incontro alle esigenze delle famiglie ma anche dei Comuni che non riuscirebbero a far fronte a queste nuove e imponenti spese”.