Bellante. Presentazione libro “LA FABBRICA DELLA MANIPOLAZIONE – COME I POTERI FORTI PLASMANO LE NOSTRE MENTI PER RENDERCI SUDDITI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE”

Associazione CulturaleNUOVE SINTESI
Organizza la presentazione del libro:

Interviene: Gianluca Marletta (autore del libro insieme ad Enrica Perucchietti)

SABATO 20 SETTEMBRE 2014, ORE 17.00, presso la SALA CONSILIARE “AURELIO SALICETI”, Bellante paese (TE).

“La Fabbrica della Manipolazione é un saggio unico nel suo genere, perché per la prima volta descrive in maniera documentata e metodica quali sono le tecniche di manipolazione di massa finalizzate a quella che é la forma più sottile ma efficace di potere: il controllo dell’immaginario.
Tali tecniche, nel mondo moderno, sono diventate una vera e propria “scienza”, e non sono applicate solo nel ristretto ambito della pubblicità, ma anche -forse soprattutto- per mutare i gusti, i pensieri e le opinioni delle masse (o per creare, come diceva qualcuno, dei veri e propri “stati di spirito” collettivi) per finalità politiche, strategiche e di supremazia.
La vera schiavitù, oggi, non si impone principalmente con le catene e i carri armati, ma, come scriveva profeticamente Aldous Huxley negli anni 30, attraverso la creazione di una “gabbia dorata” nella quale “lo schiavo possa innamorarsi delle sue catene”; il che presuppone, ad esempio, l’espansione di certe “libertà” marginali -la libertà di drogarsi, di “sperimentare” la sessualità in tutte le sue varianti e perversioni, ecc.- in cambio di libertà “fondamentali”, come l’autodeterminazione, il diritto a scegliere una politica economica o di alleanze, e soprattutto …la libertà di avere “un’identità”. LO scopo principale dell’azione di certi poteri forti, infatti, sembra essere vieppiù quella di cancellare o adulterare ogni appartenenza di tipo religioso, culturale, familiare, sessuale, ecc. allo scopo di generare un individuo senza punti di riferimento, un mattoncino “solo e disperato” a cui far digerire ogni tipo di idea, far comprare ogni tipo di prodotto, imporre ogni tipo di progetto. 
Un uomo privo di punti di riferimento, è un uomo in balia degli eventi e quindi malleabile e manipolabile a proprio (loro) piacimento.”