La Compagnia del Gaudio presenta “Ifigenia – il gioco” Regia di Filippo Andreetto e Bea Gaudicci

Venerdì 9 agosto alle 21.00 presso lo Spazio Polivalente “Britti” Ex Mercato Coperto, Via Rio Sparto, Pescara

 

La Compagnia del Gaudio sarà a Pescara, per inscenare il suo nuovo spettacolo teatrale “Ifigenia – il gioco”, venerdì 9 agosto alle ore 21.00 presso il locali dello Spazio Polivalente “Britti”. La Compagnia, ospitata dall’associazione culturale “Errori Di Trasmissione” (EdT) e con la quale si stanno aprendo nuove collaborazioni, presenterà una pièce che rilegge la tragedia di Ifigenia, primogenita figlia di Agamennone sacrificata in nome della guerra di Troia, in chiave moderna e tragicomica.

Si tratta di una rivisitazione originale di una delle opere più celebri del teatro greco, “Ifigenia – il gioco” oscilla sul doppio registro della tragedia e della commedia, per raccontare il mito da un punto di vista inedito e spaesante. La modernità entra qui in scena e agisce sul testo, sposta la prospettiva del racconto e crea distonie nell’impalcatura classica del dramma. Se la legge divina non segue più la logica della causa e dell’effetto, ciò che resta non è altro che la casualità di un lancio di dadi, dove il destino degli uomini diventa semplice funzione di un azzardo degli dei.

Ed è proprio dall’Olimpo che lo spettacolo prende le mosse. Qui gli Dei banchettano e discutono. Assumono sembianze umane e mettono in scena la loro gran rappresentazione. Si fingono mortali, tramano e ordiscono per placare la loro sete di vendetta. Dopo la colpa, il castigo. Non c’è peccato che scampi dall’ira degli dei. E fanno così il loro gioco. È un piacere malcelato per loro scendere sulla terra, stanchi come sono di un Olimpo devastato da lotte senza fine. Il sacrificio diventa allora semplice passatempo, esercizio immotivato, puro antidoto contro l’insofferenza verso un’eternità colma di tedio.

Condannati a subire le leggi del caso e abbandonati al caos dell’irrazionalità divina, agli uomini non resta che sopportare la loro sorte. E questa volta è il turno della primogenita di Agamennone. Ifigenia è uno dei personaggi femminili più potenti del mito greco. Vergine illusa, sposa promessa, vittima sacrificale. Inscrive il suo destino incompiuto nel segno della gloria postuma. La Compagnia del Gaudio la ritrae in tutta la sua complessità emotiva. Circuita e raggirata, accorata nel chiedere pietà, trasforma la disperazione e la rassegnazione in un messaggio che va oltre la dimensione del martirio per porsi come testimonianza universale.

La Compagnia del Gaudio mette in scena uno spettacolo compiuto, maturo nella sua composizione, originale nella scrittura e nella chiave di lettura di un testo già carico di interpretazioni. Uno spettacolo che sorprende per le sue innovazioni sceniche, che dosa con equilibrio il pathos e il gioco, dove la leggerezza della rappresentazione non abbandona mai un profondo coinvolgimento emotivo.

 

 

La Compagnia del Gaudio

 

La Compagnia del Gaudio è un gruppo di giovani attori provenienti in massima parte dall’Accademia Cassiopea Teatro Sperimentazione. La formazione comune e la grande intesa nata negli anni dello studio (durante i quali era già nata la prima piccola produzione indipendente “Il Condominio”, finalista al premio “Buco nel Sipario 2011”), ha portato il gruppo a proseguire insieme, parallelamente ad altre esperienze, un percorso comune di progetti teatrali, il più recente di questi è “Ifigenia: il gioco”. Messo in scena al Teatro Petrolini di Roma in Aprile, questa rivisitazione del mito della giovane figlia di Agamennone si caratterizza per la sua prospettiva originale. È dai sogni e dai pensieri annoiati degli Immortali che la vicenda prende il via, dei loro capricci si nutre e dalle loro voglie prende corpo. Non c’è da aspettarsi una tragedia nei canoni classici, ma una storia semplice ed eterna, dove le passioni muovono il corso degli eventi e dove l’aggancio con la contemporaneità è sempre a portata di mano.