Teramo. PRC: ABERRANTI BATTUTE SU EBREI, LANCIONE NON E’ DI RIFONDAZIONE

 

 

Teniamo a precisare che l’ex-consigliere comunale Lanfranco Lancione non è iscritto al nostro partito almeno dal 1998 quando aderì alla scissione del PdCI di Cossutta e Diliberto.
Se fosse un iscritto a Rifondazione apriremmo immediatamente una procedura per l’espulsione perché posizioni di questo genere sono incompatibili con i nostri principi antifascisti e anti-razzisti e quindi con l’appartenenza al nostro partito.

Cretinate orrende come quelle scritte da Lancione sulla sua pagina fb non giovano certo alla causa del popolo palestinese e anzi gettano discredito sulle mobilitazioni in corso contro i bombardamenti israeliani e l’assedio di Gaza.

Ci stupiamo che chi milita da una vita a sinistra possa inneggiare e giustificare i campi di concentramento e lo sterminio nazista.

L’indignazione che suscita la politica criminale del governo israeliano e l’oppressione del popolo palestinese non giustificano in alcun modo la riproposizione di ideologie razziste antisemite che, tra l’altro, storicamente si sono sempre accompagnate all’anticomunismo.

Ricordiamo a Lancione che le direttive hitleriane ai soldati tedeschi per la “soluzione finale” mettevano in diretta connessione, come tutta la propaganda nazista, ebraismo e comunismo: “In quanto portatori del bolscevismo e guide spirituali dell’idea comunista, gli ebrei sono il nostro nemico mortale. Bisogna annientarli”.

Ci stupisce che Lanfranco Lancione si esprima col linguaggio tipico dell’estrema destra neofascista, ma d’altronde Lenin definiva l’antisemitismo come “il socialismo degli imbecilli”.

Restare umani, come ci invitava a fare Vittorio Arrigoni, significa anche non cedere all’imbarbarimento della cultura e del linguaggio.

 

Maurizio Acerbo, segreteria nazionale PRC

Marco Fars, segretario regionale PRC

 

Marco Palermo, segretario provinciale PRC