Cultura & Società

SETTIMANA MOZARTIANA 2014 SALOTTO CULTURALE “PALAZZO MARTINETTI” Via Cesare de Lollis – CHIETI

Festival della lettura dei libri degli scrittori

programma a cura di
Associazione Editori Abruzzesi — Libridine — Libreria De Luca

Venerdì 18 luglio 2014

h. 19,00 Giuseppe Martocchia: “In quale mai folgore di tempo” (Tabula fati)

Al colmo di una profonda crisi esistenziale e disgustato dal degrado del
mondo che lo circonda, lo scrittore Eugenio Corradi decide di passare
all’azione: ucciderà quanti più politici e uomini di governo potrà per
bonificare, se così si può dire, politica e costumi.
Ben sapendo che è una follia e che non sarà risolutivo, comincia con
l’omicidio di un deputato a Roma, per poi continuare in altre città,
uccidendo personaggi di spicco proprio durante i funerali delle vittime
precedenti.
Ma d’un tratto la sua determinazione trova un ostacolo: i suoi piani
vengono disturbati dall’arrivo di una donna colombiana, la cui vicenda si
intreccia indissolubilmente alla sua. La straniera è alla ricerca di un
manoscritto scomparso, attribuito al filosofo Campanella, in cui si narra
nel dettaglio dell’utopica Città del sole.
L’appeal esercitato dalla donna su Corradi è talmente forte da permetterle
di attrarlo nella sua crociata.

h. 21,30 Alberto Marino: “Enrico Mattei deve morire” (Castelvecchi)

Chi voleva la morte di Enrico Mattei? A chi giovava la sua uscita di scena?
A più di 50 anni dall’«incidente» di Bascapè ancora manca la verità
processuale sulla fine del fondatore dell’Eni. Questo libro dello storico
Alberto Marino dedica particolare attenzione all’inchiesta di Pavia, che
ha portato a scoprire la presenza di materiale esplosivo nei reperti
dell’aereo su cui viaggiava Mattei quel 27 ottobre 1962.
Insomma, oltre ogni ragionevole dubbio, si trattò di un attentato. A
organizzarlo Cosa nostra, su commissione – sostiene l’autore – dei servizi
segreti italiani e stranieri (americani e francesi) e con la complicità di
una parte del mondo politico e imprenditoriale italiano.
Eppure l’indagine, che avrebbe dovuto proseguire al fine di scoprire chi
aveva collocato l’esplosivo, si è incredibilmente arenata. Marino dà conto
di tutti i depistaggi e le omissioni sulla morte del presidente dell’Eni,
che hanno visto coinvolti anche pezzi delle Istituzioni. Nel libro non si
analizza solo la figura imprenditoriale di Mattei, un uomo «scomodo» che
ha portato il nostro Paese ad essere tra i leader mondiali nel campo degli
idrocarburi, scontrandosi frontalmente col cartello petrolifero delle
Sette sorelle. C’è anche il Mattei politico, quello che aveva intuito che
lo spirito di Jalta e la sua logica erano da smantellare. Al quartiere
generale della Nato e a Washington quelle posizioni erano considerate un
«tradimento». Mattei andava fermato. Ad ogni costo.

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