MILANO – PALAZZO REALE DAL 23 LUGLIO AL 31 AGOSTO 2014 LA MOSTRA L’ITALIA INTATTA DI GENNARO DELLA MONICA

 

L’esposizione presenterà 90 opere, realizzate dal pittore ottocentesco abruzzese

 

Il Comune di Teramo promuove e produce un significativo evento culturale che si svolgerà a Milano, a partire dalla prossima settimana, e che vede come protagonista il pittore e artista Gennaro Della Monica.

 

Dal 23 luglio al 31 agosto 2014, Palazzo Reale ospiterà una mostra monografica di Gennaro Della Monica, dal titolo L’Italia intatta di Gennaro Della Monica. La mostra, oltre al Comune di Teramo, è promossa da enti quali il Comune di Milano – Cultura – Palazzo Reale, Comune di Napoli, Regione Abruzzo e Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga; è curata da Phlippe Daverio, Paola di Felice, Cosimo Savastano, Claudio Strinati.

 

L’esposizione presenterà 90 opere del pittore teramano ma napoletano d’adozione, realizzate negli ultimi anni dell’Ottocento. L’obiettivo è di valorizzare e far scoprire al grande pubblico il lavoro Della Monica, che nel corso degli anni ha goduto di una minore fortuna critica; al contempo la mostra rende omaggio alla pittura ottocentesca del paesaggio di cui Della Monica è stato un eccellente interprete. La scelta dei curatori è stata di sottolineare questo aspetto dell’opera del pittore abruzzese, che fu anche ritrattista e pittore di temi storici.

Il percorso della mostra si sviluppa in sei sezioni, le prime due rappresentano al meglio le tecniche pittoriche che utilizza Gennaro della Monica, la prima con “l’impressione”, e la “macchia”, la seconda “en plein air” che comprende molti quadri del suo periodo napoletano. Le sezioni successive rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso il paesaggio italiano: le opere rappresentano i luoghi che l’artista ha conosciuto viaggiando, da Napoli, Firenze a Milano e che hanno segnato il suo percorso di crescita; il visitatore si ritrova in mondo di paesaggi filtrati attraverso gli occhi del pittore dove la luce è la vera protagonista, passando attraverso boschi, montagne, animali e il Gran Sasso, a lui molto caro.

Della Monica vuole porre l’accento sul rapporto uomo–natura, innovando il modo pittorico in cui viene rappresentato, che dev’essere svolto nella sua semplicità, senza inutili orpelli, attraverso la luce che cambia la forma delle cose nel corso del giorno e delle stagioni. Della Monica si preoccupa della sintesi della luce, la natura muta in base a questa nel corso della giornata, riuscendo a farla diventare la vera protagonista di ogni quadro. Nella concezione di Della Monica, al pittore va il compito di introiettare l’immagine e di riprodurla sulla tela nella sua totalità.

 

Il Sindaco Maurizio Brucchi manifesta il proprio entusiasmo per l’evento che: “Ha lo scopo  – dichiara il Sindaco – di portare alla luce dei riflettori l’opera di uno dei più brillanti e interessanti artisti della nostra terra. Il Comune si fa interprete di tale progetto, sostenendo e promuovendo la mostra; importante, in  questo quadro, anche la sinergia con Comuni quali Milano e Napoli e significativa la partecipazione della Regione e dell’Ente Parco. Continua, in tal modo, il percorso avviato da alcuni anni, di riscoperta e valorizzazione di artisti locali che sin è esplicitato con altre esposizioni allestite sia nei siti museali teramani che in quelli di a tre località; è questa una nuova tappa, che attribuisce all’intero progetto, ulteriore autorevolezza e dà pregio alla nostra feconda storia artistica”.

Note biografiche

Gennaro della Monica Teramo (1836 – 1917)

Si trasferì diciassettenne a Napoli, nel 1852, per studiare all’Accademia di Belle Arti (Napoli). Nella capitale ebbe modo di conoscere Michele CammaranoGabriele Smargiassi, i fratelli Filippo e Nicola Palizzi originari di Vasto. Determinante soprattutto è l’incontro con Domenico Morelli espressamente ricordato da Gennaro nelle sue memorie.

Si trasferì poi a Milano dove entrò in amicizia tra gli altri, con Gerolamo e Domenico Induno.

Dal 1863 fu a Firenze, dove si fermò per alcuni anni e conobbe Vincenzo CabiancaGiovanni Fattori e Telemaco Signorini. Qui incontrò la conterranea Giannina Milli, celebre poetessa improvvisatrice ma soprattutto raffinata intellettuale, animatrice di salotti e circoli culturali, confidente di artisti e consigliera di politici.

I suoi dipinti furono esposti e ammirati nel capoluogo toscano. Di questo periodo è l’opera Salvator Rosa tra i briganti acquistato dagli emissari di casa Savoia, per conto del Re Vittorio Emanuele II.

Dal 1867 rientrò definitivamente a Teramo dove prese il posto del padre come insegnante nell’Istituto Tecnico e nella Scuola comunale di disegno. Tra i suoi allievi ebbero notorietà Carlotta De Colli, Vincenzo Rosati, il letterato Fedele Romani.

 

 

L’ITALIA INTATTA DI GENNARO DELLA MONICA

Milano, Palazzo Reale, piazza Duomo 1

23 luglio – 31 agosto 2014

Orari

Lunedì e martedì 14.30 – 1930

Martedì, mercoledì, giovedì 9.30 – 1930

Sabato e domenica 9.30 – 22.30

 

INGRESSO GRATUITO

 

Catalogo Allemandi

 

Per informazioni

www.comune.milano.it/palazzoreale.it