Cultura & Società

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, rende noti gli appuntamenti della XV Edizione della Settimana Mozartiana previsti per la giornata di domani, sabato 19 luglio 2014:

 

 

I Salotto • Grandi Eventi

Piazza San Giustino

 

ore 21.30

Gli archi dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese

 

R. Galliano       La valse a Margot

Melodicelli

Habanerando

 

            A. Piazzolla      Concerto per bandoneon e orchestra

                                   Adios nonino

Oblivion

 

 

Giancarlo De Lorenzo  direttore                    

            Richard Galliano                   bandoneon

 

 

 

II Salotto • Primo Applauso

Antica Pescheria

 

ore 21.30

“Divertiamoci con Mozart… e non solo”

            Allievi dell’Associazione Musicale “M. A. Curti”

 

Maurizio Marinelli        direttore artistico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salotto III • Jazz Mozart

Porta Pescara

 

            ore 22.30

            “Bumping into things”

Dora Sisti Quintet

Gershwin                     Fascinating Rhythm

Bowman                      East of the sun

Johnson\Elling  Samurai Cowboy

Corea                          Highwire

Battisti\Mogol Emozioni

Van Heusen                 Like someone in love

Sisti\Coleridge             The Rime of the Ancient Mariner (Part I-II-VI)

Mitchell                       Both sides now

 

Dora Sisti                    voce

Fabio Nunziata            chitarre

Luigi Di Chiappari        pianoforte

Giulio Ciani                  contrabbasso

Mattia Di Cretico         batteria

 

 

 

Salotto IV

Largo Vico Mercatello

 

ore 21.30

Statue Viventi

 

 

 

Salotto V •  Classic Mozart

Chiostro Martinetti Bianchi

 

ore 21.30

“Harmoniemusik”

            Aternum Ensemble

           

A. Salieri          Serenata in Si bem. Magg. per due clarinetti, due corni e due fagotti

 

W. A. Mozart  “Le Magiche Nozze di Giovanni”

Trittico Mozartiano dal Don Giovanni, Le Nozze di Figaro e Die Zauberflöte per due clarinetti, due corni e due fagotti

 

Stefano Bellante, Roberto Torto                      clarinetti

Carlo Torlontano, Alessandro Monticelli          corni

Alfonso Patriarca, Giuseppe Reggimenti          fagotti

 

Salotto VI

Piazza G. B. Vico

 

            ore 22.00

            Vestizione della Dama: rito del lever nella Versailles del 1700

 

 

 

Salotto VII

Piazza Valignani       

dalle ore 17.00

            Salotto d’accoglienza

 

 

 

Salotto VIII

Villa Comunale

ore 21.30

            Passeggiata in Villa con i Pony

 

 

 

Salotto IX

Largo Teatro Vecchio

ore 21.30

            Spettacolo di Burattini a cura di Giovanni Piazza (in arte Giogoloso)

Il Flauto Magico e il Don Giovanni, spettacoli di burattini della commedia dell’arte.

Uno spartito di bolle, spettacolo di bolle giganti accompagnato da musiche di Mozart.

 

           

 

Salotto X

Foyer Bar Teatro Marrucino

Mostra

La musica in cartolina.

Direttori, solisti, canzoni, inni, balletti, compositori, direttori, solisti, editori, illustratori: cento anni di storia sociali e musicale nelle cartoline illustrate.

Progetto e realizzazione storica e musicale a cura di Vittorio Antonellini.

 

 

 

Salotto Culturale “Palazzo Martinetti”

Via C. de Lollis 10

ore 18.00  Marco Tornar “Lo splendore dell’Aquiila nell’oro” Tabula Fati;

ore 19.30  Sandro De Nobile “Ludus in fabula” Tabula Fati;

ore 21.30  Roberta Villini “La paziente del sabato” Noubs

ore 22.30 Marco Gulinelli “La perizia Corbo Editore”

 

 

MOSTRE D’ARTE  SETTIMANA MOZARTIANA:

• Piccola Mostra d’arte di Antonella Di Cristofaro. Liberarte/ Via Arniense

• Le Pigotte dell’Unicef per la Settimana Mozartiana/Largo Martiri della Libertà

• Mostra “Abruzzo e Abruzzesi nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento” Galleria Trifoglio Arte/Piazza G.B. Vico;

• Mostra di “Artigianato artistico” a cura di Confartigianato Imprese Chieti, Palazzo de Mayo/Corso Marrucino;

 

 

 

APERTURE STRAORDINARIE LUOGHI D’ARTE:

Il Museo d’Arte Costantino Barbella, in occasione della Settimana Mozartiana, così come avvenuto negli anni scorsi, effettuerà l’apertura straordinaria dalle ore 17.00 alle ore 24.00.

Il Teatro Marrucino, anch’esso sempre aperto nel corso della settimana, sarà visitabile da quanti giungeranno in città.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Note

 

RICHARD GALLIANO è nato il 12 dicembre 1950 a Cannes (Francia).

Quando sembrava che la fisarmonica non avrebbe mai dovuto incontrare solisti di grande spicco e fosse uno strumento con cui sarebbe stato impossibile swingare, è apparso Richard Galliano a imporre la stessa dignità riservata a tromba e sassofono che sono gli strumenti guida della musica jazz. Ispirato da sincera ammirazione per l’amico Astor Piazzolla, inventore del “Tango Nuevo”, Richard Galliano è riuscito, grazie al suo “New Musette”, a rivitalizzare una tradizione tipicamente francese e che, si pensava non avrebbe mai incontrato innovatori.

Figlio di Lucien Galliano, professore di fisarmonica di origine italiana, Richard ha cominciato a suonare la fisarmonica a 4 anni.

Parallelamente all’apprendistato, frequenta il Conservatorio di Nizza dove studia l’armonia, il contrappunto e il trombone (Primo premio in 1969). A 14 anni, scopre il jazz di Clifford Brown del quale trascrive i chorus e si stupisce del fatto che la fisarmonica sia così poco presente in questa musica. È così che si interessa ai fisarmonicisti brasiliani (Sivuca, Dominguinhos), scopre gli specialista americani che si sono iniziati al jazz (Tommy Gumina, Ernie Felice, Art Van Damme) e i maestri italiani (Felice Fugazza, Volpi, Fancelli), per rifiutare del tutto il modo di suonare che domina nell’Esagono. Nel 1973,

Galliano arriva a Parigi dove affascina Claude Nougaro. Per tre anni avrà il posto di arrangiatore, quello di capo d’orchestra ed anche di compositore in un gruppo nel quale incontra veri e propri jazzmen. Partecipa anche a molte sedute di registrazione nel campo della musica leggera (Barbara, Serge Reggiani, Charles Aznavour, Juliette Gréco, etc.) e in quello di musiche da film. Dall’inizio degli anni 80, frequenta sempre più frequentemente jazzmen di ogni genere con i quali pratica l’improvvisazione: Chet Baker (repertorio brasiliano), Steve Potts, Jimmy Gourley, Toots Thielemans, il violoncellista Jean-Charles Capon (con cui incide il suo primo disco), Ron Carter (con cui registra in duo nel 1990). 1988 Richard Galliano crea il celeberrimo festival “Les Nuits de Nacre” di Tulle che dirigerà per 5 anni (dal 1988 al 1992) come direttore artistico.

Nel 1991, seguendo i consigli di Astor Piazzolla, che ha incontrato nel 1983 in occasione di un lavoro per musica di scena per la Comédie-Française, Richard Galliano torna alle sue radici, al repertorio tradizionale composto di valzer musette, di java, di tango che da molto aveva messo da parte. Riavvicinandosi allo stile di Gus Viseur e di Tony Murena, Richard Galliano permette alla fisarmonica di liberarsi dalla sua immagine vecchiotta grazie ad un lavoro sul concetto ritmico del 3 tempi, cioè un’altra concezione del ritmo, un cambiamento nelle armonie, che l’avvicina al jazz. Realizzato con Aldo Romano, Pierre Michelot e Philip

Catherine, il suo disco-manifesto “New Musette” (Label bleu) riceve il premio Django-Reinhardt dell’Accademia del jazz nel 1993, un premio che lo riconosce “musicista francese dell”anno”. Esce una serie di dischi nei quali Richard Galliano manifesta, suonando su un modello Victoria che non lascia più, grande facilità nell’adattare la fisarmonica alle libertà del jazz. Galliano si dimostra virtuoso nel fraseggiato, liberato da ogni complesso, dotato di grande ricchezza nella sonorità, esperto nell’ abbattere le barriere nelle musiche, grazie ad uno strumento che va oltre i confini.

Nel 1996 attraversa l’Atlantico per registrare il suo “New York Tango” accanto a George Mraz, Al Foster e Biréli Lagrène.

Un disco che riceve l’ambito premio “Victoire de la Musique”. La fama di Richard Galliano diventa sempre più internazionale e le collaborazioni si moltiplicano. Suona in duo con delle personalità così diverse come Enrico Rava, Charlie Haden, Michel Portal(nel 1997, “Blow Up” fu un grande successo commerciale con 100 000 esemplari venduti), il suo collega Antonello Salis (in Italia), e l’organista Eddy Louiss (2001).

Per anni, rimane fedele al trio che forma con Daniel Humair e Jean-François Jenny-Clarke (dal 1993 fino alla scomparsa del contrabbassista nel 1998) e poi propone di nuovo questo progetto nel 2004 con una ritmica “newyorkese” composta di Clarence Penn e Larry Grenadier. Incontra musicisti come Jan Garbarek, Martial Solal, Hermeto Pascoal, Anouar Brahem, Paolo Fresu e Jan Lundgren, Gary Burton…

Nel 1999, presenta le proprie composizioni accanto a quelle di Astor Piazzolla con un’orchestra da camera. Questo progetto continua nel 2003 in “Piazzolla Forever”, omaggio nel quale Galliano suona di nuovo i brani del suo mentore.

Dotato di una rara polivalenza, Richard Galliano si esprime musicalmente in qualsiasi contesto, dal solo (si pensi al “Paris Concert” registrato al Châtelet di Parigi nel 2009) fino al big band (con il Brussels Jazz Orchestra del 2008).

Ormai riconosciuto come solista di eccezione, continua ad esplorare un vasto ventaglio di musiche, senza abbandonare né il lirismo che è il tratto fondamentale della sua personalità musicale quando registra le balads di “Love Day” con Gonzalo Rubalcaba, Charlie Haden e Mino Cinelu, né la “French Touch” che gli permette, grazie al trombettista Wynton Marsalis, di proporre una relazione fra Billie Holiday e Edith Piaf. Preoccupato di trasmettere la sua ricca esperienza, è autore, accanto a suo padre Lucien Galliano, di un metodo per fisarmonica che riceve nel 2009 il premio Sacem per la Migliore didattica.

2010 Richard Galliano firma un contratto d’esclusività discografica con la Deutsche Grammophon. Registra un CD interamente dedicato alla musica di J. S. Bach (con 40 000 vendite, diventa la migliore vendita di musica classica dell’anno).

2011 Realizza un nuovo CD dedicato alle musiche di film del famoso compositore italiano Nino Rota, accanto a John Surman al sassofono soprano. Richard Galliano fa una lettura assolutamente jazz delle celeberrime melodie de “La Strada” “Il Padrino” (il disco inizia con un assolo di Richard Galliano al trombone), “La Dolce Vita”, “Amarcord”, “Otto e Mezzo”…

Ormai, Richard Galliano è il solo fisarmonicista concertista che ha il privileggio di registrare dischi per il prestigioso label tedesco (allo stesso titolo di Pierre Boulez, Hélène Grimaud, Daniel Barenboim, Chick Corea…). Il suo sogno di adolescente si è finalmente realizzato all’età di 6 anni.

 

 

 

 

 

ASSOCIAZIONE MUSICALE “M.A. CURTI” 

L’Associazione si è costituita nel 1993 su iniziativa di alcuni giovani musicisti con lo scopo di promuovere e favorire ad ogni livello la formazione, lo sviluppo e la conoscenza dell’arte musicale attraverso la promozione di concerti, concorsi e la costituzione della Scuola di Musica “Michele Aldemario Curti”.

L’entusiasmo dei fondatori e la professionalità dei più valenti musicisti, come docenti, sono state le componenti della costante crescita di detta Scuola e hanno costituito, e costituiscono, la base delle affermazioni degli allievi in esami nei Conservatori, in concorsi nazionali e in attività concertistiche.

 

Maurizio Marinelli

Ha iniziato giovanissimo gli studi musicali, successivamente, sotto la guida della prof.ssa Lucia Passaglia, docente del Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, ha conseguito il diploma, con ottimi voti, presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso. Tiene concerti in diverse città italiane, sia come solista sia in formazioni cameristiche, per le più importanti società italiane concertistiche.

All’attività concertistica affianca con passione quella didattica come insegnante di pianoforte.

E’ direttore artistico dell’Associazione Musicale e Culturale “Michele Aldemario Curti”, di Bucchianico. Ha ideato e curato la realizzazione di numerose rassegne concertistiche.

 

 

 

DORA SISTI

Cantante, compositrice e arrangiatrice abruzzese, Dora Sisti approfondisce il linguaggio jazzistico diplomandosi in Canto Jazz presso l’accademia romana Saint Louis College of Music e presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, nel quale è laureanda nel biennio di specialista. Nell’inverno 2012 si trasferisce in Olanda, frequentando il Prins Claus Conservatorium di Groningen ed esibendosi in svariate formazioni e in diverse città olandesi. Nell’ottobre 2012 riceve la borsa di studio “Eccellenze del Jazz” assegnata dal Festival di Atina Jazz e dalla Banca Popolare del Cassinate. Nel 2013 esce il disco d’esordio Mai Prima D’ora, edizioni Zone di Musica. Ha collaborato con artisti del calibro di Marcello Rosa, Roberto Molinelli, Paolo Di Sabatino, Ettore Fioravanti, Neri Marcorè, Max Gazze’, con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e molti altri.

“Bumping into Things”, citazione tratta dal celebre standard di Van Heusen“Like Someone in love”, vuole riferirsi alla casualità dell’incontro dei cinque musicisti e al carattere eclettico del materiale musicale scelto, nel quale convergono brani provenienti da repertori molto diversi.

 

 

 

ATERNUM ENSEMBLE

Il desiderio di fondare un ensemble cameristico composto da musicisti provenienti dalla grande tradizione musicale di strumenti a fiato che caratterizza da sempre l’Abruzzo, ha spinto i componenti dell’Ensemble a dare vita a questa particolare formazione, un tempo tra le più richieste in Europa.

I musicisti dell’Aternum Ensemble che svolgono con successo da anni la loro attività individuale, oltre ad essere docenti di Conservatorio, si sono distinti per le loro collaborazioni con le principali orchestre italiane, con le Istituzioni Concertistiche e i Festival Internazionali più prestigiosi.

Aternum Ensemble intende far rivivere, attraverso Harmoniemusik, movimento musicale dedicato agli strumenti a fiato che fiorì nelle Corti di tutta Europa tra il 1780 e il 1840, le emozioni e le tradizioni di un’epoca, non così lontana, ricca di arte e di cultura.

H�i-�?�3″ke-width: 0px; display: inline !important; float: none;”>luce, le distese, le tradizioni di chi la abita da sempre – mostrando il
contrasto con il “presente orrendo”, che dimentica i padri, gli
animali, la terra, per un mondo di supermercati e SUV, di persone che non
hanno radici in questa parte di mondo. Un perito immobiliare –
professionale, concreto, metodico – accompagna il lettore nelle case
semiabbandonate, polverose, dense di ricordi, sfiorando vite legate al
passato, e via via conducendolo verso atmosfere oniriche, irreali,
poetiche. E sembra trovare pace solo in un tempo rallentato, tra
personaggi che parlano un impasto di dialetto e italiano, si correggono e
si preoccupano di tradurre le loro parole per il visitatore, nella
campagna gelata e bianca di neve o torrida e polverosa.” Prefazione
di Roberto Pazzi.

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