E’ stata pubblicata in internet l’anteprima (trailer) di un documentario naturalistico e sportivo che presenta al pubblico la vita di una specie maestosa di rapaci, i grifoni europei, in maniera assolutamente inedita ed innovativa, cioè ripresi dal deltaplano o dal parapendio.

Questi due mezzi di volo libero sono la chiave interpretativa per scoprire
il mondo aereo di questi uccelli che raggiungono un’apertura alare di
2,8
metri. Il progetto si propone di salvaguardare la specie facendola conoscere
ad un pubblico vasto e valorizzare un bene naturale dei nostri territori.
I piloti di deltaplano e parapendio hanno il privilegio di condividere con
gli uccelli il medesimo ambiente e lo stesso metodo di volo, decollando da
un pendio montano, volteggiando sopra le creste, planando nell’aria o
volando per centinaia di chilometri. Il tutto in modo ecologico, senza
rumore di motori, guadagnando quota trasportati dalle masse d’aria
ascensionali create dall’irraggiamento solare del suolo, le cosiddette
termiche. Il pilota di volo libero è, quindi, in grado di avvicinare e farsi
avvicinare dai volatili che lo riconoscono come loro simile. Entrambi sono
inseriti in modo naturale nello stesso ambiente e sottostanno ad identiche
leggi nell’affrontare il volo.
Promotore dell’interessante iniziativa è il triestino Davide Finzi
Carraro,
quarant’anni, da ventidue pilota di deltaplano e parapendio, membro
dell’associazione Ali Libere di Gemona del Friuli (Udine), nella vita
progettista di droni.
I grifoni sono di casa in un triangolo che va dalla riserva naturale del
Cornino, dall’omonimo lago, dove già da anni è in corso un progetto di
conservazione e reintroduzione della specie, passando da Tolmin in Slovenia,
fino all’isola di Cherso in Croazia. In questo vasto territorio il
deltaplano di Davide Carraro segue il volo dei grifoni allo stato selvaggio,
percorre in formazione con i rapaci lunghi tratti delle loro rotte
migratorie, ed il pilota li osserva da un punto di vista privilegiato, ala
ad ala. Questo stretto contatto in volo, con l’ausilio
dell’interpretazione
del pilota, consente di seguire e riprendere gli uccelli veleggiatori in un
modo che altrimenti non sarebbe possibile e può dare ai ricercatori
informazioni e spunti per studiarne il comportamento e l’intelligenza.
Il documentario ci dice che l’avventura è sopra le nostre teste, a
portata
di mano, basta alzare lo sguardo. Seguendo il volo dei grifoni, il filmato
descrive il loro modo di vivere, di interpretare l’aria, di saper
scegliere
dove andare e perché.
Oltre al seguito di questa straordinaria avventura, Davide Finzi Carraro
pensa di organizzare degli “Air Safari”, cioè portare con lui in
volo
studiosi e turisti che vogliono condividere l’esperienza insieme ai
grifoni.