Lettere

Confindustria l’Aquila/fondi donazioni: in assenza di rendicontazione separata ci si consenta la revisione e certificazione della contabilità sisma con professionisti terzi. Nessuno si suicidi

 

Il suicidio non è la soluzione, e neanche insinuare che la diffusione di notizie false è iniziata in seguito all’incarico professionale revocato alla sottoscritta. Semmai potrebbe apparire  vero il contrario, cioè che la sottoscritta ha subito ritorsioni per aver chiesto chiarimenti, ed è documentabile con le carte. Forse qualcuno vuole spostare l’attenzione dalla questione contabilità: i fatti personali in genere fanno più scalpore di quelli seri, e le dietrologie fanno più lettori della seria chiarezza, spesso noiosa. In questa faccenda, di questioni personali non c’è nulla: la sottoscritta è stata sollevata dal proprio incarico nel giorno successivo al voto contrario al bilancio espresso con dovizia di particolari in seno all’assemblea generale, e con tanto di discorso pubblico. Quel recesso (non risoluzione, si badi bene) porta la data del 18 dicembre 2013, ed è contenuto in una raccomandata inviata la mattina successiva all’assemblea (17 dicembre 2013): il Dg lo sa bene, ne conserva l’originale. Spostare l’attenzione è una tecnica diffusa quanto antica, ma  non crediamo sia adottata dal direttore Cappelli al quale rinnoviamo la nostra fiducia. Sapevamo di perdere un incarico ma i morti e gli agonizzanti visti dalla sottoscritta sotto le macerie del 6 mattina hanno guidato oltre. Il mondo è pieno di gente che non agisce solo per se’, anche se non si vede.

In più. Non abbiamo diramato alcuna informazione, men che meno falsa: abbiamo chiesto la nomina di un direttore a mezzo regolare bando e selezione in vista del pensionamento di Cappelli (fine luglio 2014) e all’indomani delle polemiche Qip; ci siamo pronunciati a buon diritto sui motivi possibili della nostra espulsione individuandoli nella richiesta di chiarimenti sulla contabilità; abbiamo documentato i dubbi sui fondi sisma conto Ricostruzione solo allorché ci sono state rivolte accuse pubbliche di vario genere; abbiamo gestito le nostre perplessità all’interno di Confindustria per un anno e mezzo e mai le abbiamo condivise con altri, men che meno con i mass media, onde proteggere il buon nome dell’Associazione e della Città. Anche di tutto quanto sopra abbiamo prove documentali.

ORA apprendiamo che parte dei 500 mila euro sono stati spesi per gli spazi occupati da Confindustria presso L’Aquilone: un mistero che compare oggi, perché quei locali li sapevamo concessi gratis et amore dei, tanti furono gli articoli di ringraziamento diffusi alla stampa. Ma forse ricordiamo male. Apprendiamo anche che parte è andata in beneficenza, in aiuti alle imprese e al terziario: un po’ generica come risposta in argomento di contabilità.

Alla luce anche di questo, risulta confermato che ci sono molte cose che gli Associati non sanno, e pertanto è bene rendere evidenza  in qualche modo certo, visto che i rendiconti annuali sul bilancio donazioni sisma non sono mai stati redatti: il suicidio non farebbe apparire le relazioni mancanti, e bisognerebbe far suicidare più d’uno senza comunque ottenere il risultato atteso.

Se il Dg è sereno come siamo sicuri che sia, abbia lui medesimo facoltà di mettere la parola fine alla questione, e per questo ci consenta di nominare un professionista che revisioni e certifichi le spese  dei fondi sisma del conto Ricostruzione. Che i dubbi e le verità siano accertate per amore dell’Aquila, E NON SUI GIORNALI, e che non si faccia confusione  tra la gestione economica e le lotte intestine alle Confindustrie, alle quali tutti ci conoscono come estranei. Chi ingenera questa confusione non è persona di cui fidarsi.

Le chiacchiere restano chiacchiere, a parlare sono i numeri.

Da ultimo: brandire azioni legali, una cento mille, è facile per chi non paga di tasca propria e attacca chi invece spende del suo, tempo e denaro. Colui che è certo del buon operato faccia le azioni legali a spesesue anziché a carico dell’Associazione. Diversamente siamo al rapporto vassalli e plebei.

Maria Paola Iannella

Consigliere espulso Pmi Confindustria L’Aquila

Delegato espulso Pmi Confindustria Abruzzo

Amministratore Unico Metafin Srl  espulsa Confindustria l’Aquila

 

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