Teramo e Provincia

Teramo. CGIL: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TERAMO

 

                   Gentile Presidente Catarra,

 

le rivolgo questa lettera per chiederLE di dare un corso diverso al Suo nuovo mandato da Presidente della Provincia di Teramo che invece, e lo dico con dispiacere, sembra iniziato in perfetta continuità con il precedente.

 

Il suo primo atto da “nuovo” Presidente, prot. n° 147897 del 12/06/2014, con il quale rende noto “ che (Lei) assicurerà lo svolgimento delle attività e funzioni connesse alla carica di Presidente nonché delle funzioni del Consiglio Provinciale nei termini e nei modi dell’art. 1 comma 82 della legge n° 56/2014”, contiene la prima illegittimità del Suo nuovo corso.

 

Lei prende atto “ nel rispetto del principio della continuità amministrativa per l’esercizio delle funzioni attribuite, i contratti e comunque gli incarichi al mandato del Presidente della Provincia e come già perfezionati e conferiti nel corso del mandato di cui sopra, e in particolare, i contratti dagli articoli 108 ( incarico di Direttore Generale conferito alla Dott.ssa G. Becci) e 110 ( incarico di Dirigente a tempo determinato conferito all’arch. D. Crescia ) del D.lgs n° 267/2000, non scadono e permangono fino al 31/12/2014 senza necessità di espressa conferma…”, quindi le chiedo, ma prende atto di che ? Chi o cosa dice o dispone che i contratti in parola sono prorogati ? Quale norma ?

 

A tal proposito la invito a leggere quanto previsto dal citato D.lgs. 267/2000 e dalla circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che le riassumo in due parole: i due contratti che lei intende prorogati non si possono prorogare.

 

Con questa mia nota le voglio consegnare un’opportunità, cioè quella di dare un segno diverso al Suo nuovo corso, perché il primo è stato caratterizzato da :

 

–          dall’acquisto di una nuova auto presso il concessionario datore di lavoro di un componente la sua Giunta;

–          il pagamento di un Master universitario al suo capo di gabinetto a spese della Provincia;

–          l’assegnazione, sempre al suo capo di gabinetto, dapprima di un assegno ad personam quale componente del suo staff, poi l’assegnazione allo stesso dell’istituto dall’alta professionalità sottraendo risorse al fondo di produttività dei dipendenti;

–          l’assegnazione dell’incarico di Direttore Generale al segretario generale disattendendo quanto da lei sostenuto fino al giorno prima la sua elezione;

–          lo smantellamento del gruppo di lavoro preposto al controllo della società partecipata Teramo Lavoro;

 

 

–          un ricorso smodato alla pratica dei provvedimenti disciplinari avviati, che non ha eguali nel nostro Paese;

–          l’assunzione di un Dirigente a tempo determinato le cui risorse potevano essere utilizzate per assumere 5 unità per la manutenzione delle strade;

 

mi fermo qui, ma potrei continuare se vuole.

 

Quindi modifichi il Suo atto presidenziale n° 1, dica che quei contratti non possono essere prorogati, per una volta ammetta di essersi sbagliato e riparta utilizzando le preziose professionalità di cui l’Ente che presiede è ricco.

 

Per quanto ci riguarda siamo pronti, come lo siamo sempre stati, a dare il nostro contributo.

 

Le auguro buon lavoro.

 

 

Il segretario provinciale

( Amedeo Marcattili)

 

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