Abruzzo

Referendum, Comitato per il Sì: “Come gli 80 euro in busta paga un segnale, la Nuova Pescara un primo passo”

 

«La critica più frequente che viene fatta in questi giorni a Matteo Renzi è che “gli 80 euro in busta paga non bastano”. Sorprende che sia proprio il renziano candidato sindaco del Pd al Comune di Pescara Marco Alessandrini, a criticare la proposta di fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, perché “non basta”». E’ quanto dichiara in una nota il Comitato per il Sì al Referendum del 25 maggio sulla Nuova Pescara, per rispondere alle critiche mosse al progetto di fusione, da Alessandrini, dal sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e da quello di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi.

«Così come gli 80 euro di Renzi non risolveranno i problemi economici di molte famiglie, ma intanto rappresentano un inizio, allo stesso modo il progetto di fusione dei tre comuni segna un primo tangibile passo di un percorso verso l’abbattimento di spese inutili e il recupero di notevoli risorse da investire per il futuro. Sono circa 20 anni – prosegue la nota – che si parla di patti tra sindaci senza che essi producano concreti risultati, mentre oggi con questo referendum abbiamo finalmente l’occasione di procedere in avanti. Iniziamo intanto da questi tre comuni, senza abbandonarci ad inutili polemiche – conclude la nota – per poi in futuro pensare ad un’area che potrebbe includere non solo Città Sant’Angelo e Ortona, ma anche San Giovanni Teatino e Francavilla».

Pescara, 11 maggio 2014

 

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